Il Consiglio dei Ministri numero 10 del 31 marzo 2014 ha approvato il ddl di riforma costituzionale prevedendo un restyling completo per Palazzo Madama, che riguarderà la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel, la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione e nuove competenze per il Senato. Prevista inoltre la proroga di un anno per la chiusura degli ospedali psichiatrici e una maggiore garanzia per gli indagati nei procedimenti penali.
Stop al bicameralismo perfetto. La proposta è chiaramente volta a garantire una maggiore efficacia nell’azione legislativa, contenere i costi della politica e favorire un confronto più ordinato tra autonomie ordinarie e speciali e Stato è l’obiettivo del ostro Presidente del Consiglio. Camera e «Senato delle autonomie» avranno competenze differenti, la prima continuerà ad esercitare la funzione legislativa, approvare leggi, controllare l’esecutivo ed essere titolare del rapporto di fiducia con il Governo, mentre cambieranno le funzioni per il Senato. Nuova veste per il Senato, abbattuti i costi. Quest’ultimo rappresenterà le istituzioni territoriali, concorrerà alla funzione legislativa, eserciterà un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le città Metropolitane e i Comuni, approverà le leggi costituzionali, parteciperà all’attuazione degli atti normativi dell’Ue, verificherà e valuterà l’attuazione delle leggi. L’aspetto più interessante resta il fatto che il costo dei Senatori sarà pari a zero, visto che il numero sarà inferiore alla metà di quello attuale e non sarà prevista alcuna indennità di mandato. Revisione Titolo V. È prevista una nuova frammentazione delle competenze tra Stato e Regioni, difatti non ci saranno più competenze concorrenti, ma verranno definite le materie di competenza esclusiva statale, e quelle residuali delle Regioni. Ambiente, beni culturali, turismo, cultura e sport saranno di competenza statale, mentre in materia di salute, sicurezza alimentare sul lavoro lo Stato potrà dettare le norme generali, mentre la disciplina nel dettaglio spetterà alle Regioni. Ospedali psichiatrici aperti fino al 2015. Il cdm è intervenuto anche in merito alla proroga di chiusura degli opg, si tratterebbe di una posticipazione necessaria soprattutto in ragione della complessità della procedura per la realizzazione delle strutture che saranno destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza. A fronte della proroga, fermo l’obbligo di dimettere senza indugio dagli opg e prendere in carico nei Dipartimenti si salute mentale sul territorio, le persone che hanno cessato di essere socialmente pericolose, viene previsto per il giudice il dovere di verificare se in luogo del ricovero può essere adottata nei confronti dell’infermo di mente una doverosa misura di sicurezza, prevista dalla legge, idonea ad assicurargli cure adeguate e far fronte alla sua pericolosità sociale. Diritto all’informazione nei procedimenti penali. Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato uno schema di decreto legislativo per l’attuazione della Direttiva 2012/12/UE sul diritto all’informazione nei procedimenti penali. In particolare vengono disciplinati gli adempimenti informativi quali la consegna all’imputato della copia del provvedimento che ha disposto la custodia cautelare e copia della comunicazione scritta recante le informazioni sui diritti che possono essere esercitati in materia di difesa, di assistenza giudiziaria e accesso agli atti. Si attendono in proposito i pareri delle Commissioni parlamentari.