Chiamate ‘mute’, il Garante vuole tutelare gli utenti

Gli operatori di telemarketing dovranno adottare specifiche misure per ridurre il disturbo derivante da chiamate nelle quali l’utente, dopo aver risposto, non viene messo in contatto con alcun interlocutore. L’input è giunto ieri da un Comunicato stampa del Garante Privacy e si sostanzierà in una consultazione pubblica.

Utenti più protetti contro le ‘telefonate mute’. Gli operatori di telemarketing dovranno adottare specifiche misure per ridurre drasticamente questo tipo di disturbo, giunto a provocare un allarme sociale. Numerosissime sono state infatti le segnalazioni al Garante privacy per la ricezione di telefonate nelle quali, una volta risposto, non si viene messi in contatto con alcun interlocutore in alcuni casi, addirittura per 10 o 15 volte di seguito. Troppe chiamate rispetto agli operatori disponibili. L'Autorità ha accertato che il problema deriva dalle impostazioni dei sistemi centralizzati di chiamata dei call center , rivolte a massimizzare la produttività degli operatori. Per eliminare tempi morti tra una telefonata e l'altra, infatti, il sistema genera in automatico un numero di chiamate superiore agli operatori disponibili. Lo schema delle regole da adottare. Per eliminare gli effetti distorsivi di questa pratica commerciale, senza penalizzare l'efficienza delle imprese di telemarketing, il Garante ha ipotizzato al messa in pratica di precise regole 1 i call center dovranno tenere precisa traccia delle ‘chiamate mute’, da interrompere trascorsi 3 secondi dalla risposta dell'utente 2 non potranno verificarsi più di 3 telefonate ‘mute’ ogni 100 andate ‘a buon fine’. Il rapporto dovrà essere rispettato nell'ambito di ogni singola campagna di telemarketing 3 l'utente non potrà più essere messo in attesa silenziosa, ma il sistema dovrà generare una sorta di rumore ambientale voci di sottofondo, squilli di telefono, brusio, ecc. 4 l'utente disturbato da una chiamata muta non potrà essere ricontattato per una settimana e, al contatto successivo, dovrà essere garantita la presenza di un operatore 5 i call center saranno tenuti a conservare per almeno due anni i report statistici delle telefonate ‘mute’ effettuate per ciascuna campagna. Sulle misure individuate nello schema di provvedimento generale, il Garante ha avviato una consultazione pubblica, invitando tutti i soggetti interessati ad esempio associazioni di categoria, lavoratori, consumatori ad inviare commenti e osservazioni all'indirizzo chiamatemute@gpdp.it entro 60 giorni dalla pubblicazione del relativo avviso sulla G.U fonte www.fiscopiu.it