La Fondazione Italiana del Notariato, venerdì 11 aprile, ha presentato a Napoli le “Linee guida in materia di adeguata verifica della clientela ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del d. lgs. 231/2007”. Si tratta di indicazioni in merito alle modalità tecnico operative da seguire nell’assolvimento degli obblighi antiriciclaggio. La vera svolta, però, si presume che arriverà solo con l’entrata in vigore del tanto atteso reato di autoriciclaggio, che probabilmente vedremo nella nuova legge sulla voluntary disclosure o su un prossimo pacchetto sicurezza.
Notariato e la lotta all’antiriciclaggio. Caratteristica di queste linee guida è la messa a punto di procedure che tengono conto delle specificità della prestazione notarile e la diversità in termine di scala e dimensioni di uno studio professionale rispetto alle aziende che operano nel settore finanziario e del credito. Sono inoltre stati ribaditi, i principi secondo cui il notaio non potrà e non dovrà svolgere indagini esterne che esulano dal contenuto della prestane notarile e le verifiche andranno graduate e approfondite in ragione del profilo di rischio riferibile al cliente. Si ricorda come da anni il Notariato sia impegnato nella lotta al riciclaggio, difatti le segnalazioni degli scambi immobiliari e societari sono aumentate dal 2010 ad oggi di quasi 30 volte dalle 68 del 2010 si passa alle 1824 del 2013.