Il 22 maggio 2018 il Garante privacy ha espresso, a maggioranza dei voti, parere favorevole sullo schema di decreto legislativo, approvato dal Governo ed inviato alle Camere, recante disposizioni per l’adeguamento al Regolamento UE , in vigore da domani. Dal parere emergono alcuni dubbi interpretativi e inviti alle Camere da parte dell’Autorità per la protezione dei dati personali.
Il 14 maggio 2018 il Governo ha trasmesso alle Camere lo schema di decreto legislativo, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento UE 2016/679. Domani il Regolamento UE entrerà in vigore e, pochi giorni fa, il Garante Privacy ha espresso il parere favorevole allo schema di decreto. Alcune precisazioni e dubbi del Garante. Nel provvedimento del 22 maggio 2018 il Garante per la protezione dei dati personali ha, però, posto alcune obiezioni, che dovranno essere valutate dagli addetti ai lavori, in merito a profili di particolare interesse quali, ad esempio, il tempo di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico e il patrocinio del Garante stesso. Inoltre nel parere vengono affrontati dubbi interpretativi in relazione ai trattamenti dei dati in casi particolari come l’ambito pubblico, il consenso del minore e in tema di riutilizzo di dati a fini di ricerca scientifica o a fini statistici.
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