Occupazione e decreto Lavoro: il bastone e la carota

Il 22 agosto 2013, nel bel mezzo delle ferie come sempre accade in queste vicende, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 196 la legge 99/2013 di conversione del decreto legge 76/2013 recante misure urgenti per l’occupazione.

L’art. 10 bis si riferisce agli enti di previdenza privati. Dopo i risparmi di gestione introdotti dal d.l. 95/2012 – Spending review - che imponeva di tagliare del 5% nel 2012 e del 10% a partire dal 2013 la spesa per consumi intermedi sostenuti nel 2010, risparmi che però confluiscono del bilancio dello Stato, con l’art. 10 bis della legge 99/2013 sono previsti ulteriori risparmi, che però non vengono quantificati, da destinare ad interventi di Welfare in favore degli iscritti e per incrementare i montanti individuali e quindi assicurare una pensione più ricca. Gli interventi di Welfare, come precisato dal comma 2 dello stesso art. 10 bis, vanno intesi quali interventi di promozione e sostegno al reddito. Anticipare l’ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. Infine il comma 3 introduce l’obbligo per le Casse private di previdenza di svolgere funzioni di promozione e sostegno dell’attività professionale al fine di anticipare l’ingresso dei giovani professionisti nel mercato del lavoro. Operazione da finanziare attraverso ulteriori risparmi ottenuti da una riduzione delle spese che deve avvenire tramite forme associative. L’ADEPP - l’Associazione degli Enti Previdenziali Privati accoglie con favore l’art. 10 bis della legge 99/2013. La vera novità è rappresentata dal fatto che il legislatore nazionale con la norma in questione spinge le Casse private verso la gestione delle risorse in forma associativa al fine di raggiungere importanti economie di spesa. La norma non va letta, a parere di chi scrive, come un attentato all’autonomia normativa delle Casse di previdenza private il percorso virtuoso delle quali deve portare, mi auguro in tempi brevi, alla realizzazione di uno o due poli previdenziali privati in grado di conseguire importanti risparmi di spesa da destinare all’implementazione dei montanti contributivi individuali.