Il Ministero della Giustizia ha messo a punto lo schema di decreto recante il regolamento per il conseguimento ed il mantenimento del titolo di avvocato specialista. Il nuovo regolamento, ora al vaglio del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio di Stato, va a modificare il decreto dello stesso Ministero numero 144 del 12 agosto 2015 bocciato dai Giudici di Palazzo Spada lo scorso 28 novembre.
Qualche mese fa sentenza numero 5575/17 , infatti, il Consiglio di Stato si era espresso sulla disciplina delle specializzazioni forensi annullando il d.m. numero 144/2015 limitatamente alle disposizioni relative all’elenco dei settori di specializzazione e alla disciplina del colloquio diretto ad accertare la comprovata esperienza dell’avvocato. Indirizzi di specializzazione. Il Ministero ha dunque messo a punto uno schema di regolamento che riordina la disciplina prevedendo un elenco dei vari settori di specializzazione determinati sulla base di una ricognizione «dal punto di vista della domanda di servizi legali specializzati, individuando, all’interno dei settori tradizionali del diritto civile, penale e amministrativo, indirizzi di specializzazione diretti a evitare una contraddittoria ed impropria connotazione “generalista” del titolo». Lo schema di decreto prevede nel settore civile gli indirizzi - diritto delle relazioni familiari, delle persone e dei minori - diritto successorio - diritti reali, condominio e locazioni - diritto delle assicurazioni e della responsabilità professionale - diritto agrario - diritto commerciale - diritto industriale e della proprietà intellettuale - diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza - diritto dell’esecuzione forzata - diritto bancario e dei mercati finanziari. Al settore del diritto penale afferiscono gli indirizzi - diritto penale della persona, dei minori e della famiglia - diritto penale della pubblica amministrazione - diritto penale dell’ambiente, dell’urbanistica e dell’edilizia - diritto penale dell’economia e dell’impresa - diritto penale della criminalità organizzata e delle misure di prevenzione - diritto dell’esecuzione penale. Mentre nel settore del diritto amministrativo, rientreranno gli indirizzi - diritto del pubblico impiego e della responsabilità amministrativa - diritto urbanistico e dell’edilizia - diritto dell’ambiente - diritto sanitario - diritto dei contratti pubblici e dei servizi di interesse economico generale - diritto delle autonomie territoriali e contenzioso elettorale. Conferimento del titolo per comprovata esperienza. Il Consiglio di Stato aveva inoltre censurato l’eccessiva discrezionalità in capo al CNF nella gestione dei colloqui per il conferimento del titolo per comprovata esperienza. In risposta a tali censure, il Ministro ha introdotto una nuova procedura per la formazione di una commissione composta da tre avvocati iscritti all’albo speciale dei cassazionisti e da due professori universitari di ruolo in materie giuridiche in possesso di documentata qualificazione nel settore di specializzazione oggetto della domanda. Il CNF nominerà un componente avvocato, mentre i restanti saranno nominati con decreto del Ministero della Giustizia nell’ambito di un elenco tenuto presso lo stesso Ministero e composto da avvocati designati dal CNF e dal dipartimento universitario di appartenenza per i professori.
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