Standing ovation per il decreto ministeriale che aggiorna i parametri forensi

Il Consiglio Nazionale Forense è soddisfatto per la firma da parte del Ministro Orlando del decreto ministeriale che aggiorna i parametri forensi, cioè i valori di riferimento per la liquidazione da parte del giudice dei compensi dei legali o per la loro determinazione in caso di disaccordo tra avvocato e clienti. Tale atteggiamento di apertura da parte del guardasigilli inibisce parzialmente lo sciopero indetto dall’OUA.

La strada è lunga ma l’inizio promette bene. Questo nuovo decreto ministeriale, come sottolineato dallo stesso CNF «rappresenta l’atto finale di un iter cominciato a maggio del 2013 che il CNF ha promosso e seguito passo per passo in un interlocutoria costante con il Ministro», il cui obiettivo è stato quello di creare un sistema in grado di garantire la prevedibilità dei costi legali, in modo che i cittadini e le imprese possano valutare economicamente i costi/benefici della prestazione professionale. Inoltre, come ha sottolineato il Ministro Orlando, «il risultato raggiunto, favorisce il corretto funzionamento concorrenziale del mercato senza incidere negativamente sulla competitività del Paese. Il primo criterio infatti per la determinazione del compenso a fronte di servizi legali sarà sempre pattuito liberamente tra avvocato e cliente». Tutti i benefici dei nuovi parametri. Questi nuovi parametri sulla liquidazione giudiziale dei compensi si applicano anche quando all’atto dell’incarico, o successivamente, il compenso non sia stato determinato in forma scritta e in ogni caso di mancata determinazione consensuale, oltre che come già previsto dal Dm. numero 140/2012 in caso di liquidazione giudiziale dei compensi e nel caso in cui la prestazione professionale fosse resa nell’interesse dei terzi o per prestazioni officiose previste dalla legge. Conseguentemente costituirebbero un metro sicuro nelle controversie cliente-legale nell’ipotesi di mancata predeterminazione dei compensi, indirizzato anche al soggetto fruitore della prestazione e dei servizi legali. Spese generali rimborso a forfait del 15%. Altro aspetto da evidenziare è quello afferente al rimborso delle spese generali in quanto l’articolo 1, comma 2, del nuovo d.m. sui parametri dispone una somma per rimborso spese forfettarie di regola nella misura del 15% del compenso totale per la prestazione. Apertura del Ministro, l’OUA risponde. Anche dalle parole del Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, emerge una profonda soddisfazione per il via libera definitivo del Ministro Orlando, è difatti dice Marino «una buona notizia, finalmente gli avvocati italiani, dopo una lunga attesa e in un momento di grande crisi, incassano un risultato positivo. Siamo fiduciosi di poter iniziare il confronto anche per la Riforma della Giustizia». Alla luce delle aperture del Ministro di Giustizia, dopo una lunga consultazione con l’avvocatura, si è deciso per la revoca parziale delle giornate di astensione, ora ridotte al 20 e 21 marzo, il presidente dell’OUA Marino afferma che quanto mostrato dal Ministro meriti un segnale di fiducia e distensione per continuare e approfondire il dialogo appena aperto. Rimane certo lo stato di agitazione, ma «la comunicazione dell’imminente costituzione del “Tavolo” di concertazione e consultazione con avvocatura e magistratura sulla riforma del processo civile e la concordata e definitiva approvazione dei parametri forensi, sono due elementi di importante novità. Un tangibile passo in avanti dopo anni di assoluta disattenzione nei confronti dell’avvocatura, finalmente gli avvocati italiani incassano un risultato positivo».