Con la circolare numero 20/E del 4 luglio 2014, l'Agenzia delle Entrate fa il punto sugli studi di settore per il periodo d'imposta 2013, soffermandosi in particolare sui 69 studi approvati col Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 23 dicembre 2013.
Tra le novità analizzate nel documento di prassi si segnalano quelle relative all'aggiornamento delle analisi di territorialità e ai correttivi anticrisi. Scade oggi il termine per i versamenti derivanti da dichiarazione dei redditi, dichiarazione IRAP e dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti soggetti a studi di settore, e proprio sul limite della prima scadenza - prorogata dal 16 giugno al 7 luglio dal D.P.C.M. del 13 giugno 2014 - arrivano i chiarimenti delle Entrate che, con la Circolare numero 20/E del 4 luglio 2014, fanno il punto sugli studi di settore per il periodo d'imposta 2013, soffermandosi in particolare sui 69 nuovi studi revisione di altrettanti studi precedentemente in vigore 21 per le manifatture, 21 per i servizi, 21 per il commercio e 6 per le attività professionali e sui 5 indicatori territoriali approvati col decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 23 dicembre 2013. Indicatori territoriali. Tra le novità analizzate nel documento di prassi, quelle relative all'aggiornamento degli indicatori territoriali. In particolare, gli indicatori relativi al livello delle quotazioni immobiliari e dei canoni di locazione degli immobili sono stati sviluppati su scala comunale, provinciale e regionale anche in base ai dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare 2011. Inoltre, si è cercato di ottenere una maggiore aderenza degli studi alla realtà economica territoriale, con l’applicazione di indicatori specifici relativi al - livello dei canoni di affitto dei locali commerciali, per tener conto dell’influenza del costo degli affitti sulla determinazione del ricarico - livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale IRPEF, che consente di prendere in considerazione l’influenza, a livello territoriale, del livello di benessere e del grado di sviluppo economico sulla determinazione dei ricavi - livello delle retribuzioni, al fine di tener conto dell’influenza, a livello territoriale, del costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi. Correttivi anticrisi. Anche per il periodo d'imposta 2013, come per il p.i. 2012, sono stati introdotti dei fattori correttivi - che riguardano sia i 69 nuovi studi evoluti per tale annualità sia gli altri 136 studi già in vigore - al fine di cogliere adeguatamente la particolare congiuntura economica negativa . La revisione congiunturale speciale degli studi di settore è stata approvata con D.M. 2 maggio 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 108 del 12 maggio 2014, e contiene una serie di misure che modificano il funzionamento dell’indicatore di normalità economica “durata delle scorte” e introducono correttivi di settore e individuali. Sono stati previsti anche correttivi specifici che prendono in considerazione l’incremento dei prezzi dei carburanti, per gli studi di settore VG68U “Trasporto di merci su strada e servizi di trasporto” , VG72A “Trasporto con taxi e noleggio di autovetture con conducente” e VG72B “Altri trasporti terrestri di passeggeri” . fonte www.fiscopiu.it
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