La Commissione Europea porta Francia e Lussemburgo davanti alla Corte di Giustizia europea per aver applicato aliquote Iva ridotte sugli e-book che, pare, possano creare gravi distorsioni della concorrenza.
Il caso. La Francia, a partire dal 1° gennaio 2012, anziché il previsto 19,6%, applica una aliquota Iva del 7% agli e-book e, addirittura, il Lussemburgo l'ha ridotta al 3%. Concorrenza sleale, secondo molti Stati membri e l'industria editoriale, che si sono lamentati con Bruxelles. Dopo mesi di ultimatum, la Commissione Europea, il 21 febbraio 2013, ha emesso un comunicato ufficiale facendo sapere di essere pronta a intraprendere la procedura giudiziaria che potrebbe costringere i due paesi al pagamento di forti ammende. Insomma, Francia e Lussemburgo sono stati deferiti alla Corte di Giustizia UE. Concorrenza sleale? Secondo la Commissione, infatti, la condotta dei due Stati viene considerata concorrenza sleale, che potrebbe creare gravi distorsioni della concorrenza stessa. No alla riduzione dell’Iva per l’e-book La Commissione è comunque cosciente del fatto che le questioni che riguardano il trattamento fiscale di libri cartacei ed e-book devono essere affrontate. Tuttavia, si legge nel comunicato della Commissione, «nel frattempo, gli Stati Membri devono rispettare le regole. L’infrazione delle norme sull’Iva degli e-book distorce il mercato unico ed è contraria al fondamentale principio di equa concorrenza fiscale dell’Unione Europea». almeno fino al 2015. Per vedere la fine della disparità di trattamento fra libri cartacei e digitali, fa sapere la Commissione, bisognerà attendere il 2015.
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