Elezioni per Cassa Forense: istruzioni per l’uso (Parte I)

Con il prossimo inizio della sospensione feriale dei termini, l’Avvocatura andrà in vacanza per rientrare a settembre e il primo impegno alla ripresa saranno le elezioni per il rinnovo del Comitato dei Delegati di Cassa Forense. Com’è noto la tornata elettorale avviene su liste rigide concorrenti.

Nei vari distretti le liste sono state presentate. Ritengo che nella scelta dei candidati si dovrà tener conto dei seguenti elementi Gli elettori dovranno tenere nella debita considerazione i pesanti rilievi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla condotta di Cassa Forense di cui alle note del 28.01.2013, 03.06.2013 e 20.06.2013 già pubblicate per trarne le dovute conseguenze poiché il processo di femminilizzazione dell’Avvocatura italiana è ormai prossimo alla quota del 50%, se ne dovrà tener conto privilegiando quindi la presenza femminile nel Comitato dei Delegati di Cassa Forense e questo non per omaggio al principio delle quote rosa ma per dare rappresentatività alla componente femminile. Nel distretto di Corte di Appello di Torino vi è una lista composta di sole colleghe alle quali va dato il massimo del sostegno perché è un segnale forte che viene da quella Regione con Colleghe che finalmente si sono messe in giuoco nello interesse della categoria. È necessario poi insistere nel processo di ringiovanimento del management escludendo i ritorni eccellenti e i candidati pensionati che ben potranno rendersi disponibili per aiutare gli organi collegiali della Fondazione senza esserne direttamente impegnati. La classe di età da privilegiare è quella che va dai 40 ai 55 anni perché già radicata convenientemente nella professione forense e ancora distante dal pensionamento da traguardare ai 70 anni evitando così evidenti situazioni di conflitto di interessi nelle decisioni da prendere. Non da ultimo andrà privilegiata la competenza professionale nelle due materie che impegnano Cassa Forense e che sono la previdenza e l’assistenza da un lato e la finanza dall’altro. Il prossimo Comitato dei Delegati sarà subito chiamato a dare attuazione al regolamento di cui all’art. 21, commi 8 e 9, della legge 247/2012 che richiede l’aggiornamento di tutte le proiezioni attuariali relative alla sostenibilità economico finanziaria di Cassa Forense per i prossimi 50 anni di legge per dare copertura assicurativa ai 56 mila Colleghi che oggi ne sono sprovvisti senza per questo mettere a repentaglio gli equilibri economico finanziari di lungo periodo della Fondazione. Bozza licenziata. Per la verità nella riunione del 1 agosto il cda ha licenziato la bozza finale del regolamento qui leggibile nello allegato. Ci vuole poi competenza specifica in finanza perché c’è da investire il cospicuo patrimonio mobiliare di Cassa Forense, che oggi è di 6,2 miliardi di euro , in modo da realizzare il massimo rendimento con l’assunzione del minor rischio finanziario il che richiede competenze di primissimo ordine. La mia speranza è che la prossima tornata elettorale di settembre incida profondamente sul management di Cassa Forense, rinnovandolo.

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