Nella mattinata di giovedì 14 marzo 2013, a Roma, si è aperta la VIII edizione del Congresso giuridico-forense per l’aggiornamento professionale, appuntamento che coinvolge oltre 2300 professionisti è stato il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, ad inaugurare i lavori con la propria relazione d’apertura, nella quale ha ribadito l’importanza di sottolineare con l’impegno e la professionalità il rilievo costituzionale della professione, come riconosciuto dalla recente legge di riforma forense.
La riforma forense l’inizio di un nuovo corso. A un anno di distanza dall’ultima edizione del Congresso, Alpa ha evidenziato come sembri trascorso molto più tempo, quasi un’epoca nel frattempo, infatti, si sono tenuti due congressi politici e, soprattutto, è stato approvato il nuovo ordinamento forense, con l’inizio di un nuovo corso per l’avvocatura. Il Congresso vuole proprio ribadire quanto già affermato dalla legge di riforma, cioè il rilievo costituzionale della professione forense, i valori di autonomia e di indipendenza, di sostegno dei diritti e degli interessi dei singoli consociati, dei gruppi, delle comunità, in uno Stato di diritto che riconosce all’avvocato un ruolo essenziale quello di garante delle libertà, della certezza dei rapporti giuridici, della competenza nella realizzazione delle operazioni economiche. La garanzia di un provvedimento stabile. Grazie alla legge n. 247/2012, secondo il presidente del CNF, si sono trasformate in norma giuridica primaria le regole deontologiche che assicurano il corretto svolgimento del ministero difensivo ora, pertanto, si può contare su provvedimento stabile, non soggetto alla rotazione dei mutevoli regolamenti ministeriali, che fonda la dignità e il decoro dell’avvocato e garantisce la trasparenza dei rapporti contrattuali con il cliente. La lezione di Calamandrei prima di tutto, la fede nel diritto. Nell’attuale contesto di crisi economica, Alpa ha invitato ad avere fede nel diritto , riprendendo così il titolo di una lezione che il grande giurista Piero Calamandrei propose ai suoi studenti universitari nei difficili anni della seconda guerra mondiale. Proprio questo credo è alla base della mostra dedicata alla figura di Calamandrei, inaugurata in occasione della manifestazione congressuale, con la quale si vuole trasmettere il messaggio fondamentale che in tempo di crisi il diritto costituisce un appiglio sicuro. Un legislatore poco lungimirante. Nel corso della mattinata si sono tenute le relazioni tematiche riguardanti vari campi del diritto civile, penale, amministrativo, lavoro. Tra le questioni emerse, gli intervenuti hanno evidenziato il vizio del legislatore italiano di procedere con norme tampone, determinando così una successione ravvicinata di provvedimenti spesso in contrasto tra di loro.