Legge di Bilancio 2018: dall’equo compenso agli interventi nell’amministrazione della giustizia

La legge di Bilancio 2018 legge 27 dicembre 2017, n. 205 è stata pubblicata in G.U. del 29 dicembre 2017, n. 302. Tra le novità introdotte dalla disposizione legislativa emergono le modifiche alla disciplina dell’equo compenso, alcuni interventi nell’amministrazione delle giustizia ed in materia di lavoro.

La legge di Bilancio 2018, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2017, n. 302, introduce diverse novità. Equo compenso e maternità avvocati. Il comma 487 della legge di Bilancio 2018 modifica parzialmente la disciplina dell’equo compenso prevista dall’art. 13- bis della l. n. 247/2012 introdotto dal c.d. decreto fiscale . La prima modifica all’equo compenso riguarda l’estensione della disposizione a tutte le altre professioni nei limiti di compatibilità. Inoltre viene modificata l’individuazione dell’equo compenso, il legislatore ha previsto oggi che si considera equo il compenso determinato nelle convenzioni di cui al comma 1 quando risulta proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione legale, e conforme ai parametri previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro della giustizia adottato ai sensi dell'articolo 13, comma 6 . Infine il comma 487 della legge di Bilancio 2018 apporta delle modifiche per l’individuazione delle clausole vessatorie. Rilevante all’interno del testo legislativo è la disposizione che introduce il legittimo impedimento per l’avvocato in stato di gravidanza tanto nel processo civile che in quello penale. Amministrazione della giustizia. Dal testo della legge di Bilancio emergono alcuni interventi che mirano al miglioramento dell’amministrazione giudiziaria. In particolare la legge introduce diversi Fondi, tra i quali si rileva il Fondo per la realizzazione di interventi urgenti per la funzionalità degli uffici giudiziari e a sostegno delle attività amministrative del consiglio direttivo della Corte di Cassazione, nonché dei consigli giudiziari. Nel testo legislativo si prevedono anche interventi sul personale giudiziario, a questo scopo il Ministero della Giustizia ha autorizzato diverse assunzioni per le posizioni di magistrati ordinari vincitori di concorso e unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria. Inoltre è previsto il reclutamento di un massimo di 50 giudici ausiliari per i collegi della sezione cui sono devoluti i procedimenti civili in materia tributaria allo scopo di favorire lo smaltimento del contenzioso fiscale presso la Cassazione. Tra gli altri interventi sull’attività e il funzionamento degli uffici giudiziari emerge la modifica della disciplina delle notificazioni a mezzo posta per dare completa attuazione al processo di liberalizzazione delle comunicazione ai sensi della legge per il mercato e la concorrenza l. n. 142/2017 . Infine in materia di giustizia sono previste alcune proroghe tra cui la proroga del termine al 1° gennaio 2019 per il deposito della copia cartacea dei ricorsi nel processo amministrativo già depositata in via telematica. Nuove assunzioni e novità per le imprese. La legge di Bilancio 2018 prevede, poi, alcune disposizioni in materia di lavoro e occupazione. Nello specifico vengono introdotti benefici fiscali e sgravi contribuitivi per le nuove assunzioni, tra le quali è prevista la riduzione dei contribuiti previdenziali, in favore dei datori di lavoro privati, per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori di età inferiore a 35 anni 30 anni dal 2019 . Il testo di legge prevede anche l’innalzamento delle soglie reddituali per l’accesso al c.d. bonus 80 euro, aumentando così i lavoratori beneficiari. Venendo alle misure per le imprese, per assicurare la continuità operativa degli investimenti Industria 4.0”, viene rifinanziata la misura di promozione delle PMI nota come Nuova Sabatini”. Viene inoltre confermato il super e l’iper ammortamento. In merito alla web tax, operativa dal 1° gennaio 2019, è prevista un’aliquota del 3%.

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