Croazia nell’UE: istruzioni dell’INPS per le assunzioni di lavoratori domestici

Con la nuova circolare n. 117/2013 emanata il 1° agosto, l’INPS detta le regole operative per tutti i datori di lavoro che intendono assumere lavoratori domestici croati necessarie le comunicazioni obbligatorie di assunzione, cessazione e trasformazione del rapporto di lavoro.

Dal 1° luglio 2013 la Repubblica di Croazia è divenuta uno Stato membro dell’Unione europea, in virtù dell’entrata in vigore del Trattato del 9 dicembre 2011 relativo alla sua adesione all’Unione europea. Con la circolare n. 117 del 1° agosto 2013, l’Istituto di previdenza si pronuncia sugli effetti del rapporto di lavoro domestico e comunica ai datori di lavoro che intendono procedere all’assunzione di lavoratori domestici croati che dovranno adempiere a quanto previsto all’art. 16 bis d.l. n. 185/2008, convertito con modificazioni dalla L. n. 2/2009, comma 11 e 12. Il datore deve presentare le comunicazioni obbligatorie all’INPS. La normativa vigente in materia di lavoro, in sostanza, dispone che i datori di lavoro domestico devono presentare all’INPS le comunicazioni obbligatorie di assunzione, cessazione, trasformazione e proroga del rapporto di lavoro. Si ricorda che con il messaggio pubblicato il 30 luglio scorso, n. 12242, l’INPS era già intervenuta in materia di prestazioni a sostegno del reddito, fornendo le istruzioni operative per la gestione delle domande di prestazioni di disoccupazione e di famiglia nei confronti dei cittadini croati. Accesso al mercato del lavoro. Il Ministero dell’Interno ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare del 2 luglio 2013 avevano invece fornito importanti chiarimenti in merito alle modalità per l’accesso al mercato del lavoro dei cittadini provenienti dalla Croazia. fonte www.fiscopiu.it

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