Lotta all’emergenza della ‘terra dei fuochi’ e agli studenti esenti ma con Ferrari

Approvato un piano di azione per l’emergenza della cosiddetta ‘terra dei fuochi’ e altre emergenze ambientali e industriali. È prevista l’introduzione di sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, oggi sanzionabili solo con contravvenzioni. Novità anche per quanto riguarda l’Isee la riforma consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno.

Un piano di azione per l’emergenza della ‘terra dei fuochi’. Il Consiglio dei Ministri n. 39, tenutosi dalle 10.30 alle 12.30 di martedì 3 dicembre 2013, ha approvato un piano d’azione per l’emergenza della cosiddetta ‘terra dei fuochi’ e altre emergenze ambientali e industriali. Il piano interviene a tutela dell’ambiente, della salute e della qualità delle coltivazioni. Si prevedono il monitoraggio e la classificazioni dei suoli, l’accertamento dello stato d’inquinamento dei terreni, la riforma dei reati ambientali, l’accelerazione e la semplificazione degli interventi necessari, oltreché risorse per le bonifiche indispensabili per territori a forte condizionamento criminale quale è quello della ‘terra dei fuochi’ . Il piano sarà attuato in stretto raccordo con la Regione Campania. Limitazione della coltivazione delle aree inquinate. È urgente e fondamentale – si legge nel comunicato del cdm - acquisire una fotografia ufficiale della situazione attraverso una mappatura delle aree che individui quelle interessate da fenomeni di inquinamento tali da rendere necessaria la limitazione della coltivazione . I risultati scientifici consentiranno di perimetrare definitivamente i terreni così da sfatare per sempre e una volta per tutte gli infondati timori che tutti i prodotti della Campania siano contaminati. I possessori dei terreni, comunque sia, devono consentire l’accesso per le indagini scientifiche altrimenti vengono inseriti nella lista no food . Accelerazione e semplificazione per interventi e spesa pubblica per bonifiche. Inoltre, viene costituito un Comitato Interministeriale e di una Commissione con il compito di individuare e potenziare azioni e interventi di monitoraggio e tutela da realizzarsi nell’area della regione Campania. Lo scopo, come detto, è quello di semplificare e accelerare le procedure per l’attuazione degli interventi di bonifica dei territori . Introduzione del reato di combustione illecita di rifiuti. La norma ha l’obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, oggi sanzionabili solo con contravvenzioni. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni. Se i delitti sono commessi nell'ambito dell'attività di un'impresa, o comunque di un'attività organizzata, la pena é aumentata di un terzo. La pena è aumentata se i fatti sono commessi in territori che, al momento della condotta e comunque nei cinque anni precedenti, siano o siano stati interessati da dichiarazioni di stato di emergenza nel settore dei rifiuti è il caso della Campania . Se per la commissione dei delitti sono utilizzati mezzi di trasporto, si applica la confisca. Alla sentenza di condanna consegue la confisca dell'area sulla quale è commesso il reato, se di proprietà dell'autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi . Tali incriminazioni – osserva il Consiglio - si aggiungono a quelle di abbandono di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata artt. 255 e 256, d.lgs. n. 152/2006, e mirano a colpire il preoccupante fenomeno dei roghi di rifiuti, al quale conseguono immediati danni all’ambiente ed alla salute umana, con la dispersione in atmosfera dei residui della combustione, incluso il rischio di ricadute al suolo di diossine. Risanamenti ambientali e Ilva. Infine, attesa l’importanza di far luogo al piano di risanamento ambientale Aia , si prevede che lo stesso vada ulteriormente finanziato attingendo alle risorse finanziarie personali del proprietario dell’impresa commissariata. Inoltre, in caso di inadempimento possono essere utilizzate somme di quel soggetto che siano sottoposte a sequestro penale per reati anche diversi da quelli di tipo ambientale. Riforma dell’ISEE maggiore equità, meno burocrazia e più controlli. Tra i provvedimenti approvati, spicca anche il nuovo indicatore della situazione economica equivalente Isee , lo strumento che misura il reddito ma anche la ricchezza complessiva delle famiglie e che, di solito, viene usato dagli atenei per inquadrare la fascia di reddito e stabilire la tassazione universitaria degli studenti. Meno autocertificazioni e più controlli. Il nuovo indicatore sul reddito - ha affermato il premier - consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno dove c’è una situazione certificata che corrisponde ad una situazione reale , evitando così – aggiunge - lo scandalo dei finti poveri , dicendo basta allo scandalo di chi aveva le esenzioni all’Università e andava in facoltà con la Ferrari . Tale riforma, da una parte contrasta gli abusi, dall’altra prevede che in caso di perdita del lavoro o di cassa integrazione o di una riduzione del reddito superiore al 25% sarà possibile aggiornare il proprio Isee. Le principali novità della riforma sono vengono considerate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti migliora la capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale considera le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità consente una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta riduce l’area dell’autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate . Inoltre, il Consiglio ha approvato 14 schemi di decreti legislativi, sui quali verranno acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento di alcune direttive europee, nonché sono stati approvati 4 disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione di Atti internazionali.