Migliorare i rapporti di lavoro, contrastare la delocalizzazione delle aziende, disincentivare il gioco d’azzardo e introdurre misure di semplificazione fiscale. Questi sono i principali obbiettivi del decreto dignità, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 2 luglio 2018.
Il Consiglio dei Ministri numero 8 nella seduta del 2 luglio 2018, su proposta del Presidente Conte e del Ministro Di Maio, ha approvato l’atteso decreto dignità che introduce misure urgenti per lavoratori e imprese. Gli obbiettivi del provvedimento. Il decreto dignità prevede diverse misure tra le quali «limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato» e «salvaguardare i livelli occupazionali e contrastare la delocalizzazione delle aziende che abbiano ottenuto aiuti dallo Stato per impiantare, ampliare e sostenere le proprie attività economiche in Italia». Inoltre il provvedimento ha anche lo scopo di contrastare il grave fenomeno della ludopatia, vietando la pubblicità di giochi o scommesse d’azzardo. Infine il decreto dignità introduce misure in materia di semplificazione fiscale, «attraverso la revisione dell’istituto del cosiddetto “redditometro” in chiave di contrasto all’economia sommersa, il rinvio della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute c.d. spesometro ».