Via Arenula “giustifica” la rinnovazione dibattimentale per il processo della strage Rapido 904

Occorre tornare indietro nel tempo per ricordare la strage che nel 1984 colpì il treno Rapido 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano, il cui processo dovrà subire un rallentamento dovuto alla necessità di rinnovare l’istruttoria a causa del pensionamento del Presidente della Corte d’Appello. Nulla di imprevedibile e nulla di nuovo, afferma il Ministero della Giustizia, tale necessità discende da una consolidata giurisprudenza della CEDU.

Nell’ambito del processo per la strage del Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 presso la Grande galleria dell’Appenino ai danni del treno Rapido n. 904, tratta Napoli-Milano, è giunta la notizia della decisione della Corte d’Appello di Firenze circa la necessità di rinnovare l’istruttoria a causa del pensionamento del Presidente della Corte. Rinnovazione del dibattimento. In particolare, il Ministero della Giustizia, in una nota di ieri, 4 settembre 2017, ha affermato che la necessità di rinnovare il dibattimento deriva dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ampiamente recepita dalla Corte di Cassazione ancor prima della recente riforma penale, la quale ha solo adeguato la formulazione della norma. Pertanto, continua il Ministero, non può ritenersi un rallentamento imprevedibile del processo.