Durante il Consiglio dei Ministri n. 14 che si è svolto nella giornata di giovedì 23 febbraio 2017 sotto la presidenza di Paolo Gentiloni sono stati approvati, in esame preliminare, cinque decreti legislativi contenti le disposizioni di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione, tra questi, in particolare, vi è quello relativo al documento unico di proprietà degli autoveicoli.
Documento unico di proprietà degli autoveicoli. Nella giornata di ieri, giovedì 23 febbraio 2017, si è svolto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 14. Per quanto concerne la riforma della Pubblica Amministrazione, il Consiglio ha approvato in esame preliminare, su proposta della Ministra Maria Anna Madia, cinque decreti legislativi contenenti disposizioni di attuazione relativamente al testo unico del pubblico impiego, alla valutazione della performance dei dipendenti pubblici, al corpo dei Vigili del Fuoco, alle forze di polizia e, infine, al documento unico di proprietà degli autoveicoli. Su quest’ultimo punto il decreto razionalizza i processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. In particolare, a tal fine, il decreto prevede che la carta di circolazione, redatta su modello europeo, diventi il documento unico di circolazione e di proprietà dei mezzi appena citati nel regime dei beni mobili registrati. Il rilascio del documento unico, che sostituisce i documenti attualmente previsti, è effettuato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Le carte di circolazione e i certificati di proprietà già rilasciati manterranno la loro validità fino a che non intervenga una modifica dei dati dei veicoli che richieda l’emissione di una nuova carta di circolazione. Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il decreto legislativo che detta disposizioni in materia di antiriciclaggio in attuazione della Direttiva UE n. 849/2015 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Infine, sono state dettate disposizioni integrative e correttive al d.lgs. n. 50/2016, recante codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.