Addio al finanziamento ai partiti e tagli alle bollette ‘salate’ e assicurazioni

Consiglio dei Ministri numero 40 pieno di novità. Spicca un decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. Ma non solo. Previsti sconti sull’assicurazione, soprattutto in caso di installazione della «scatola nera». E poi Piano ‘Destinazione Italia’, bollette dell’energia elettrica meno ‘salate’ e modifiche importanti in materia di filiazione.

Venerdì 13 dicembre 2013 si è tenuto il Consiglio dei Ministri numero 40, durante il quale è stato approvato un decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. Già lo scorso 31 maggio il Consiglio dei Ministri aveva dato il via libera a un disegno di legge che ne prevedeva l’abolizione e regolamentava la contribuzione volontaria ai partiti politici. Un testo che, ad oggi, è risulta approvato solamente dalla Camera dei Deputati e giace da metà ottobre al Senato. Per questo, recependo le indicazioni arrivate dal Parlamento, il Consiglio dei Ministri ha voluto dare il via libera ad un testo che prevede, tra l’altro, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina la contribuzione volontaria e la contribuzione indiretta in loro favore. Sono diversi i punti che il decreto legge va toccare. Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Si aboliscono, infatti, il rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e i contributi pubblici erogati per l’attività politica e a titolo di cofinanziamento. Il 2 x 1000. A partire dall’anno finanziario 2014, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al 2013, ciascun contribuente può destinare il 2x1000 della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un partito politico che si sia dotato di statuto. Previste detrazioni per le erogazioni liberali in denaro in favore dei partiti politici. Sempre a decorrere dal 2014, dall’imposta lorda sul reddito si potranno detrarre le erogazioni liberali in denaro effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici per una quota del 37% per importi compresi tra 30 e 20.000 euro annui e del 26% per importi compresi tra 20.001 e 70.000 euro annui. Inoltre, dall’imposta sul reddito sarà possibile detrarre un importo pari al 75% delle spese sostenute dalle persone fisiche per la partecipazione a scuole o corsi di formazione politica promossi e organizzati dai partiti tetto massimo di 750 euro annui . Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle società, invece, si potrà detrarre un importo pari al 26% dell’onere per le erogazioni liberali in denaro per importi compresi tra 50 e 100.000 euro. I partiti, per avvalersi dei benefici previsti, dovranno dotarsi di statuto, che sarà trasmesso al Presedente del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati che, a loro volta, li inoltreranno alla «Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici». Trasparenza e pubblicità dei partiti. La Commissione, tra l’altro, avrà anche il compito di «controllare regolarità e conformità della rendicontazione, trasparenza e pubblicità di partiti». È prevista, in caso di mancata ottemperanza agli obblighi, una sanzione pecuniaria pari all’importo non dichiarato o difforme dal vero. «I partiti» – si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri - «proprio nell’ottica di una maggiore trasparenza e per facilitare l’accesso alle informazioni relative al proprio assetto statutario, agli organi associativi, al funzionamento interno e ai bilanci, dovranno avere un sito internet che assicuri accessibilità anche alle persone disabili». Contribuzione volontaria agevolata. I partiti politici iscritti nell’apposito elenco depositato alla Commissione possono essere ammessi, a richiesta «al finanziamento privato in regime fiscale agevolato se hanno almeno un eletto sotto il proprio simbolo alle elezioni per il Senato, la Camera, il Parlamento europeo o in uno dei consigli regionali o delle provincie autonome di Trento e Bolzano o abbiano presentato nella medesima consultazione elettorale candidati in almeno tre circoscrizioni per il rinnovo della Camera, tre regioni per il rinnovo del Senato o in un consiglio regionale o delle province autonome o in almeno una circoscrizione per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettante all’Italia alla ripartizione annuale del 2 per mille se hanno conseguito nell’ultima elezione almeno un eletto sotto il proprio simbolo alle elezioni per il Senato, la Camera o per il Parlamento europeo». Parità di accesso alle cariche elettive. Il decreto stabilisce, inoltre, per quanto riguarda la parità di accesso alle cariche elettive, che «se nelle liste alle elezioni di Camera, Senato o Parlamento europeo, uno dei due sessi è rappresentato in misura inferiore al 40% le risorse spettanti al partito sono ridotte dello 0.5% per ogni punto percentuale di differenza tra 40 e la percentuale dei candidati del sesso meno rappresentato limite massimo complessivo del 10% . Sanzioni anche per quei partiti che non destinano il 10% delle somme ad essi spettanti destinazione volontario del 2 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche ad iniziative volte ad accrescere la partecipazione attiva delle donne in politica». Piano ‘Destinazione Italia’. Altro provvedimento approvato dal Consiglio è un decreto legge contenente interventi urgenti di avvio del Piano ‘Destinazione Italia’, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015. Tribunale delle società con sede all’estero. Il Piano ‘Destinazione Italia’ - oltre ad ampliare l’ambito di applicazione dell’istituto del ruling di standard internazionale, con accordi per 5 anni tra Fisco e imprese presso l’Agenzia delle Entrate, che costituirà un Desk dedicato agli investitori esteri – mira a «rafforzare le funzioni del tribunale per le imprese e stimolare la capacità di attrarre investimenti, si concentrano su un numero ridotto di sedi 9 tutte le controversie nella competenza funzionale del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all’estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia». Credito d’imposta sul 50% delle spese per favorire l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo. Il Governo punta sull’innovazione, «con un credito d’imposta sul 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo negli anni 2014-2016, con agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa ed un budget totale pari a 200 milioni di euro annui, a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 che spesso non sono stati finora pienamente utilizzati dall’Italia . In questo modo potremo attivare nuovi investimenti in ricerca e sviluppo per oltre 600 milioni di euro annui». Misure per l’internazionalizzazione delle imprese. Saranno incentivate, con un progetto complessivo che prevede il rifinanziamento dell’attività di promozione dell’ICE per 22 milioni di euro per l’anno 2014, «l’estensione degli orari di apertura delle dogane e l’ampliamento dei consorzi per l’internazionalizzazione delle imprese agricole, facilitazioni nell’ottenimento di certificati e documenti anche in lingua inglese, e misure volte a favorire il funzionamento delle Camere italo-estere ed estere in Italia». Digitalizzazione delle PMI. Al fine di favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI si provvede a stanziare finanziamenti a fondo perduto mediante voucher dell’importo massimo di 10.000 euro. Ma non solo. Infatti, si prevede altresì che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni escluda dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale ed utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia ed oggetto di accertate situazioni interferenziali. Con tale disposizione si vogliono risolvere le numerose situazioni interferenziali nel settore televisivo con i Paesi confinanti. La liberalizzazione di tali frequenze dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, o si darà luogo a disattivazione coattiva. Attuazione di disposizioni in materia di assicurazione R.C. Auto. Si punta ad un radicale abbattimento dei premi assicurativi e una lotta alle frodi. Le compagnie assicurative incorreranno in una serie di sanzioni pecuniarie ogni volta in cui violeranno i nuovi obblighi posti a tutela degli assicurati e, più in generale, del mercato. Tutti gli introiti derivanti dalle sanzioni confluiranno nel Fondo di garanzia per le vittime della strada. Previsti interventi a tutela degli assicurati mediante riduzione del premio assicurativo. Installazione scatola nera l’assicurazione ha la facoltà di proporre tale installazione all’assicurato, in sede di stipula del contratto. Lo sconto, in caso di assenso, è di almeno il 7%. Risarcimento del danno in forma specifica l’impresa ogni anno stabilisce se avvalersi della facoltà di risarcire in forma specifica i danni nei confronti dei propri assicurati e dei terzi. In questo caso si avvale di società di riparazione convenzionate. L’assicurato può comunque chiedere che la riparazione sia effettuata da un autoriparatore di propria fiducia il quale, previa presentazione di fattura, riceverà direttamente dall’assicurazione la somma dovuta. Tuttavia, la compagnia che intende avvalersi di tale facoltà deve comunicarlo all’IVASS entro il 20 dicembre di ogni anno per il 2014 entro il 30 gennaio . Se, invece, intende risarcire il danno per equivalente, deve darne informativa all’assicurato all’atto della stipulazione del contratto. «Il risarcimento in forma specifica dà diritto alla riduzione del premio in misura almeno pari al 5%. In alcune aree ove le frodi assicurative sono più frequenti, aree individuate dal Ministro dello Sviluppo economico sulla base di tre criteri fissati dal decreto numero sinistri denunciati, ammontare dei rimborsi, numero frodi accertati da autorità giudiziaria , la riduzione non è inferiore al 10 per cento». Non cedibilità del diritto al risarcimento del danno tale divieto scaturisce dall’esigenza di impedire accordi «fraudolenti» tra cedente danneggiato e cessionario es. carrozziere e consistenti nella cessione es al carrozziere di un credito il diritto al risarcimento del danno la cui entità aumenta «artificiosamente» in sede di fatturazione dei lavori. Prevista una riduzione del premio in misura non inferiore al 4 per cento. Si può usufruire di una riduzione del premio – almeno del 7% - nei casi in cui l’assicurato accetti la clausola contrattuale in virtù della quale le prestazioni di servizi medico – sanitari, a seguito del sinistro, devono essere effettuate da professionisti retribuiti direttamente dalle imprese ed elencati sul sito di queste ultime. Obblighi di informazione e trasparenza. Infine, il pacchetto di norme prevede obblighi d’informazione e trasparenza - che si sostanziano anzitutto in pubblicazioni sul sito internet dell’impresa, in comunicazioni all’IVASS e al Ministero dello sviluppo economico o in comunicazioni da rendere all’assicurato in sede di stipula del contratto - la cui violazione è sanzionata pecuniariamente da 1.000 a 10.000 euro. Le informazioni che la compagnia è tenuta ad effettuare riguardano, a seconda dei casi l’entità della riduzione effettuata del premio l’obbligo di comunicare al contraente l’intenzione di non avvalersi delle facoltà previste dalla legge installazione della scatola nera, risarcimenti in forma specifica, divieto di cessione del diritto al risarcimento ciò perché sia data la possibilità all’assicurato di rivolgersi ad altra compagnia se è sua intenzione stipulare un contratto che prevede l’inserimento della clausola contrattuale. Tale obbligo è profondamente innovativo in termini di trasparenza e di agevolazione della mobilità tra assicurazioni. Lotta alle frodi e danno alle assicurazioni. Al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti, assumono particolare rilevanza le disposizioni introdotte in materia testimoniale in caso di sinistri. In particolare, viene sancito il principio in base al quale, fatte salve le risultanze contenute in verbali delle autorità di polizia intervenute nel luogo dell’incidente, «l’identificazione dei testimoni deve risultare dalla denuncia di sinistro o dalla richiesta di risarcimento dei danni». Se l’identificazione avviene in un momento successivo, la prova testimoniale addotta è inammissibile. Inoltre – viene precisato - «in corso di giudizio, il giudice, ove riscontri la presenza di testimoni che negli ultimi tre anni siano stati testimoni in almeno tre cause nel settore di infortunistica stradale, trasmette l’informativa alla Procura della Repubblica competente». Questo per verificare l’attendibilità del testimone e per assumere eventuali misure coercitive. Termini più lunghi nel procedimento di risarcimento. È innalzata da 5 a 10 giorni la disponibilità dell’impresa di assicurazione ad ispezionare le cose danneggiate oggetto di richiesta di risarcimento. Infine, «la particolare procedura sospensione dei termini per concludere il procedimento, presentazione di querela contro il danneggiato prevista nel caso siano stati accertati l’esistenza di significativi parametri per temere fenomeni fraudolenti è estesa anche in presenza di altri indicatori di frode, quali ad esempio le indicazioni emerse dai dispositivi elettronici installati negli autoveicoli scatola nera ». Agevolazioni? Eccole Il Governo ha anche approvato un disegno di legge contenente misure per l’avvio delle attività economiche, per l’accesso al credito, per i finanziamenti ed agevolazioni alle imprese collegato alla legge di stabilità 2014. Risparmi sulle bollette per 850 milioni di euro. Sono stati varati alcuni interventi finalizzati a ridurre in modo strutturale il costo della bolletta elettrica, presupposto imprescindibile per il recupero di competitività del Paese. Il risparmio - per consumatori e imprese - è stimato in circa 850 milioni di euro e si sostanzia in 3 interventi principali «l’introduzione di un sistema incentivante alternativo offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, sia eolica che fotovoltaica, in grado di diluire nel tempo gli oneri sulla componente A3 la revisione dell’istituto del ‘ritiro dedicato’, con riduzione degli oneri in bolletta per 150 milioni la revisione della tariffa bioraria, per renderla aderente alla reale curva del prezzo giornaliero». Mutui agevolati a tasso zero Al fine di contrastare le crisi industriali e favorire lo sviluppo dell’autoimprenditorialità e delle piccole imprese, soprattutto ad opera di giovani e donne, si semplificano e razionalizzano le attuali agevolazioni della Legge 185, concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto, consentendo di «attivare 300 milioni di nuovi investimenti con 3000 nuovi occupati». Agevolazioni per le Pmi. Sono previste forme di mutuo agevolato a tasso zero e l’eliminazione della parte di contributo a fondo perduto per gli investimenti di piccole o micro imprese costituite da non più di 6 mesi in forma societaria e in cui la maggioranza dei soci e delle quote di partecipazione sia composta da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure donne. Misure a sostegno di nuove srl. Viene favorito, poi, l’avvio di attività delle nuove S.r.l., attraverso una maggiore pubblicità degli adempimenti presso il registro delle imprese e la previsione di modalità semplificate di pagamento dei diritti dovuti. Ma il sostegno riguarda anche le cooperative di dipendenti di imprese sottoposte a procedure fallimentari, riconoscendo un diritto di prelazione per l’affitto o l’acquisto di aziende o rami di azienda. Tale facoltà è concessa anche alle società finanziarie. Credito d’imposta per l’editoria. «Per contrastare la crisi del comparto editoriale» – si è chiarito in cdm - «si estende temporalmente l’attuale credito d’imposta, si disciplina l’esposizione dei prodotti editoriali nelle edicole, si consente la partecipazione di soci sovventori alle cooperative di giornalisti, si disciplinano i servizi stampa per le amministrazioni centrali». Le misure previste sono le seguenti disposizioni di tutela del diritto d’autore quale strumento per la soluzione delle controversie derivanti dall’utilizzo dei contenuti giornalistici da parte dei motori di ricerca o di aggregatori di notizie al fine di contemperare l’esigenza della circolare dell’informazione anche sulle piattaforme digitali con la garanzia del rispetto dei principi in materia di tutela del diritto d’autore per l’attività di vendita dei giornali, permane il regime autorizzato pubblicistico il periodo di esposizione di ogni pubblicazione allo scadere del quale il rivenditore può restituire le copie invendute al distributore la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo sui provvedimenti di attribuzione dei contributi la possibilità per le cooperative di giornalisti che editano testate abilitate a richiedere contributi di potersi avvalere della partecipazione economica di enti privati o di soci sovventori. Riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni. Ci sono anche detrazioni fiscali per interventi di connessione digitale. L’obiettivo è quello di promuovere la diffusione dei servizi di connettività digitale mediante un’agevolazione per gli interventi volti ad assicurare una connessione digitale veloce per le PMI la detrazione di imposta è del 65% per un massimo di 20.000 euro, per gli interventi di rete fissa o mobile che consentano l’utilizzo della connessione digitale. Figli tutti uguali. Il Consiglio ha approvato un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione che modifica la normativa al fine di «eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi». È lo stesso Presidente del Consiglio, a spiegare che si «toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli da adesso in poi saranno tutti figli e basta». Il testo stabilisce l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l’eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli «legittimi» e ai figli «naturali» e la sostituzione degli stessi con quello di «figlio» il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori la sostituzione della nozione di «potestà genitoriale» con quella di «responsabilità genitoriale» la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell’unificazione dello stato di figlio. In materia, inoltre, recependo la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, si è deciso di limitare a 5 anni dalla nascita i termini per proporre l’azione di disconoscimento della paternità, introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere «rapporti significativi» con i nipoti minorenni, introdurre e disciplinare l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano, portare a dieci anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio, modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del “diritto di commutazione” in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali. Il Consiglio è terminato alle ore 11.40.