Dopo la lettera della scorsa settimana, il presidente del CNF ha incontrato l’amministratore delegato di Equitalia, il quale ha deciso di sospendere la circolare con la proposta, al ribasso, dei compensi degli avvocati impegnati nella rappresentanza e difesa di Equitalia Spa. Sul fronte riforma forense, il CNF informa di aver inviato a Orlando il parere sullo schema di regolamento ministeriale sulle camere arbitrali preservare il patrimonio di organismi esistenti.
L’incontro tra CNF ed Equitalia. Dopo la lettera inviata dal CNF ad Equitalia, lo scorso giovedì, il presidente Mascherin si è incontrato con l’amministratore delegato di Equitalia, Ruffini per affrontare la questione spinosa della proposta di nuova convenzione sottoposta da Equitalia agli Avvocati che vogliano essere inseriti nella lista dei professionisti disponibili ad assumere incarichi di patrocinio legale per il contenzioso ovvero per l’attività di rappresentanza e delega in giudizio nonché di recupero crediti a favore dell’ente. Alla fine di questo incontro Ruffini ha affermato che, in occasione dall’aggiornamento del Regolamento che ridefinirà criteri e modalità di formazione degli elenchi dei fiduciari dell’Ente, terrà contro delle osservazioni rappresentate dal CNF. Da tempo, si legge nella nl numero 299/2016 diramata nel pomeriggio del 3 maggio, Mascherin ha «impegnato il Consiglio in un lavoro di analisi e verifica di tutte le Convenzioni proposte dai cosiddetti “clienti forti”, che presentano aspetti di vessatorietà soprattutto in tema di compensi analisi che potrebbe sfociare in un esposto all’AGCOM per abuso di posizione dominante e per altro verso nel promuovere un intervento normativo che tuteli l’ “equo compenso” nei rapporti professionali con qualsiasi cliente, in modo che esso sia proporzionato all’impegno richiesto nel singolo affare». Riforma forense. Lo scorso 28 aprile, il CNF ha inviato il parere allegato , reso dopo aver condotto la consultazione prevista per legge, sullo schema di regolamento ministeriale attuativo dell’articolo 29, comma 1, lettera n della l. numero 247/2012 che prevede la possibilità per i Consigli degli Ordini di istituire Camera Arbitrali nel rispetto di un emanando regolamento ministeriale. Il CNF sottolinea l’opportunità di preservare le specificità degli enti che si occupano di Adr già istituiti dai Consigli degli Ordini.
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