Arriva la ‘Carta dei figli dei genitori detenuti’, più diritti e meno pregiudizi!

E’ stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza e l’Associazione “Bambinisenzasbarre Onlus”, a tutela dei diritti di 100mila bambini e adolescenti che ogni giorno entrano nelle carceri italiane per incontrare i genitori detenuti. Si tratta di un importante passo in avanti verso una tutela ancora più incisiva dei diritti umani e in particolare di quelli degli adolescenti.

Figli minori – detenuti un rapporto da preservare. “La Carta dei figli dei genitori detenuti” riconosce formalmente il diritto dei minorenni alla continuità del proprio legame affettivo con il genitore detenuto e, al contempo, ribadisce il diritto al genitorialità si tratta di un documento che consta di 8 articoli il cui obiettivo è quello di favorire al meglio, attraverso una cooperazione continua tra gli Enti coinvolti, il rapporto tra detenuti e figli. Step by step 8 regole per cominciare. Il Protocollo ha una durata di 2 anni, ed istituisce un Tavolo permanente composto dai rappresentanti dei 3 firmatari, con il compito di monitorare periodicamente l’attuazione dei punti previsti dalla Carta, promuovendo la cooperazione tra gli stessi e favorendo lo scambio delle buone prassi a livello nazionale ed internazionale. Gli 8 articoli sono stati pensati nell’interesse supremo del minore e stabiliscono questioni come le decisioni e le prassi da adottare in materia di ordinanze, sentenze ed esecuzione della pena articolo 1 le visite dei bambini all’interno degli Istituti Penitenziari articolo 2 gli altri tipi di rapporto con il genitore detenuto articolo 3 la formazione del personale dell’Amministrazione penitenziaria e della Giustizia minorile articolo 4 le informazioni, l’assistenza e la guida dei minorenni figli di genitori detenuti articolo 5 la raccolta dei dati che forniscano informazioni sui figli dei genitori detenuti, per rendere migliori l’accoglienza e le visite negli Istituti Penitenziari articolo 6 la permanenza in carcere dei bambini in casi eccezionali, qualora cioè al genitore non fosse possibile applicare misure alternative alla detenzione articolo 7 infine l’articolo 8 Istitutivo del tavolo Permanente. Tutti questi articoli vanno intesi per i minorenni in visita negli Istituti Penitenziari, ma anche per i figli dei genitori detenuti negli Istituti penali minorili. Parola d’ordine accoglienza. Il Guardasigilli soddisfatto per “l’alleanza” siglata con gli Enti coinvolti, inoltre ribadisce che «i bambini e le famiglie che entrano in carcere sono persone libere, incolpevoli e come tali devono essere accolti. Questa è la questione dirimente che deve impegnare il sistema penitenziario ad affrontare il tema dell’accoglienza, che non è solo strutturale e risolvibile con l’ausilio si spazi adeguati, ma è soprattutto culturale e deve valorizzare gli aspetti relazionali e di cura del detenuto». Il Protocollo vuole dunque superare le barriere legate al pregiudizio e alla discriminazione favorendo un processo d’integrazione sociale, necessario per un progetto di società solidale e inclusiva.

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