Con la scatola nera arrivano i risparmi assicurativi

Individuati i requisiti minimi delle scatole nere da installare a bordo dei veicoli per ottenere considerevoli sconti sui premi assicurativi.

Ma per la messa a regime di questo nuovo congegno elettronico servirà ancora un po’ di tempo perché mancano all’appello altri provvedimenti attuativi. Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti di concerto con quello dello sviluppo economico con il decreto 25 gennaio 2013. Scatole nere per le auto. La legge numero 27/2012 di conversione del d.l. numero 1/2012 ha introdotto nel codice delle assicurazioni private d.lgs. numero 209/2005 la possibilità di dotare i veicoli a motore di scatole nere in grado di contrastare le truffe assicurative, con potenziali benefici economici per i contraenti disponibili a queste installazioni. Se il proprietario acconsente all’ispezione del veicolo oppure all’installazione della scatola nera o di altri meccanismi che registrano l’attività del veicolo, specifica l’articolo 132, d.lgs. numero 209/2005, «l’impresa di assicurazione, oltre ad assumersi i relativi costi, dovrà applicare una riduzione delle tariffe applicate all’assicurato». Per avviare questa esperienza sono però necessari i provvedimenti di dettaglio. Con il decreto viene posto un primo tassello alla messa a regime del sistema delle black box. Questi sistemi elettronici devono in pratica monitorare in tempo reale la velocità del mezzo, effettuare una diagnostica da remoto dello stesso e trasmettere periodicamente le informazioni immagazzinate. In buona sostanza si tratta di dispositivi elettronici avanzati muniti di localizzatore, connessione telefonica e sistemi integrati di comunicazione. La messa a regime di questi congegni è però condizionata da un ulteriore decreto del Ministero dello sviluppo economico e da un regolamento Isvap finalizzati anche a regolamentare le modalità di gestione e raccolta dei dati registrati e lo standard tecnologico utile.

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