Con le informazioni provvisorie numero 11, 12 e 13/2017, le Sezioni Unite Penali annunciano importanti arresti giurisprudenziali in materia di determinazione della pena in caso di reati continuati, tempestività della richiesta di restituzione nel termine inviata a mezzo posta e integrazione del delitto di cui all’articolo 615-ter, comma 2, numero 1, c.p
Le Sezioni Unite Penali della Cassazione hanno depositato alcune informazioni provvisorie che preannunciano imminenti arresti giurisprudenziali del Supremo Consesso. Reati continuati e determinazione della pena. Con l’informazione numero 11, le SS.UU. affermano che, in caso di riconoscimento della continuazione tra più reati oggetto di distinte sentenze irrevocabili, il giudice dell’esecuzione è tenuto al rispetto del limite del triplo della pena inflitta per la violazione più grave. Richiesta di restituzione nel termine inviata a mezzo posta. Ai fini della verifica della tempestività della richiesta di restituzione nel termine, presentata a mezzo del servizio postale, l’informazione numero 12 afferma che il giudice deve fare riferimento alla data di spedizione della richiesta e non a quella di ricezione dell’atto. Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Infine, con l’informazione numero 13, viene specificato che il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico di cui all’articolo 615-ter, comma 2, numero 1, c.p. può essere integrato anche dalla «condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare del sistema informatico o telematico protetto, acceda o si mantenga nel sistema per ragioni ontologicamente estranee e comunque diverse rispetto a quelle per le quali, soltanto, la facoltà di accesso gli è attribuita».
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