La Pec del cittadino è per il cittadino: Ordini e Collegi professionali non possono utilizzarla

Come ormai noto, i professionisti devono essere muniti di posta elettronica certificata. Tuttavia, alcuni dubbi erano rimasti. A far chiarezza ci ha pensato il Ministero dello Sviluppo Economico che, con la nota protocollo n. 6391 del 15 gennaio 2014, ha dato risposta negativa alla possibilità per Ordini e Collegi professionali, ai fini dell’adempimento INI PEC, di dotarsi della posta elettronica certificata gratuita CEC PAC .

Viste le numerose richieste che il Ministero dello Sviluppo Economico ha ricevuto in merito alla possibilità di trasmettere all’INI PEC le cosiddette ‘Pec del cittadino’, con la nota protocollo n. 6391 del 15 gennaio 2014, ha deciso di fare chiarezza. Nessuna possibilità di utilizzo della pec per il cittadino da parte di Ordini e Collegi. In pratica, secondo quanto affermato dal Ministero, come per gli uffici del registro delle imprese, i quali non possono assolvere l’obbligo di comunicazione all’INI PEC mediante l’indicazione della CEC PAC posta elettronica certificata per il cittadino , anche gli Ordini e i Collegi professionali devono attenersi a tali disposizioni. Gli indirizzi verranno rifiutati. La posta elettronica per il cittadino – rilasciata gratuitamente – permette di comunicare esclusivamente con la Pubblica Amministrazione e non può essere utilizzata per comunicazioni ufficiali tra aziende o tra cittadini. Pertanto, il Ministero ha affermato che ai fini della formazione ed aggiornamento dell’indice INI PEC verranno rifiutati tutti quegli indirizzi di posta elettronica certificata comunicati da Ordini e Collegi che siano costituiti in forma di CEC PAC per il cittadino , contraddistinti dal dominio @postacertificata.gov.it .

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