A seguito degli interventi normativi degli ultimi mesi, il Dipartimento delle Finanze ha messo a punto un prototipo di regolamento non vincolante per l’istituzione e l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti e servizi TARES nonché le «Linee guida per la redazione del piano finanziario e per l’elaborazione delle tariffe».
Va premesso che il provvedimento approvato è uno strumento che ogni ente locale potrà adeguare alle proprie necessità, senza obblighi vincolanti. I criteri per determinare costo e tariffa. Tra le indicazioni fornite, i criteri da adottare al fine dell’individuazione del costo di servizio di gestione dei rifiuti e la determinazione della relativa tariffa, questione fonte di numerose incertezze la Tares va commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, parametrati agli usi e alle attività svolte nel singolo luogo. Spetterà al consiglio comunale deliberare sulla tariffa entro la data di approvazione del bilancio di previsione della relativa annualità. Per il momento, la determinazione della superficie tassabile equivale a quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti. La riscossione previste modalità elastiche. Il pagamento del tributo, della tariffa e delle eventuali maggiorazioni 0,30 euro per metro quadro, elevabili dal comune a 0,40 euro in base alla tipologia e all’ubicazione dell’immobile andrà effettuato mediante bollettino di c/c postale o modello F-24 e avverrà di regola in quattro rate distinte gennaio, aprile, luglio e ottobre , ma sarà anche possibile optare per un versamento in un’unica soluzione entro giugno. In ogni caso i comuni potranno modificare numero e scadenza delle rate potrà essere mantenuta anche la prassi di inviare ai contribuenti inviti di pagamento con l’indicazione della somma dovuta e dei termini da rispettare. Piano finanziario e elaborazione delle tariffe. Il Dipartimento delle Finanze ha anche predisposto le «Linee guida per la redazione del piano finanziario e per l’elaborazione delle tariffe». Questi i passaggi fondamentali anzitutto vanno individuati e classificati i costi del servizio da coprire con il gettito Tares poi bisogna procedere alla suddivisione tra costi fissi e variabili e a un’ulteriore ripartizione in quote imputabili alle utenze domestiche e a quelle non domestiche cioè ogni altro tipo di utenza . Compiute queste operazioni, sarà possibile calcolare effettivamente il quantum, costituito da una parte fissa riferita agli investimenti per le opere e per i relativi ammortamenti e da una variabile, rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e ai costi di gestione.
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