Incentivi fiscali per una giustizia più celere

Il ministro Orlando ha firmato il decreto attuativo che prevede sgravi fiscali per chi scelga di usufruire di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie.

Con la firma del decreto interministeriale, attuativo della L. numero 132/2015, recante disposizioni urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria, il governo cerca di incentivare la scelta di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie. Il riconoscimento di un credito d’imposta a chi opti per arbitrato o negoziazione assistita. Ai fini di favorire un più celere svolgimento dell’attività giurisdizionale, infatti, l’articolo 21 bis incentivi fiscali alla degiurisdizionalizzazione della suddetta normativa, prevede che a chi abbia corrisposto, nel corso del 2015, compensi per una negoziazione assistita o per un arbitrato , in caso di esito positivo della prima o di conclusione con lodo del secondo, sia riconosciuto un credito d’imposta commisurato al compenso, fino a concorrenza di 250 Euro. Il limite di spesa è di 5 milioni di Euro per l’anno 2016. Il decreto di conversione firmato chiarisce quale sia la documentazione da allegare alla richiesta dei suddetti incentivi fiscali.