Linee di orientamento per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha adottato le linee guida in materia di prevenzione e contrasto del cyberbullismo. Il documento approfondisce gli strumenti di tutela dei ragazzi previste dalla nuova legge in materia di cyberbullismo ed il ruolo dei dirigenti scolastici e dei referenti interni, illustrando inoltre le misure previste a favore dei ragazzi e delle famiglie.

Il MIUR ha adottato, sentito il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità DGMC , le linee guida nazionali in materia di cyberbullismo previste dalla legge 71/2017 una delle prime in Europa al fine di rispondere alle sfide educative e pedagogiche derivanti dall’evoluzione costante e veloce di internet. Le linee guida richiamano ed integrano, nell’ottica di continuità di azione, le precedenti linee guida del MIUR del 2015 in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo che approfondivano la tematica anche delle pari opportunità e l’uso positivo di internet. Le nuove linee guida che si concentrano sul fenomeno del bullismo online costituiscono uno strumento utile e concreto finalizzato a orientare le azioni che le scuole attiveranno in modo autonomo. Le linee guida richiamano, in coerenza con la legge 107/2015 ed il Piano Nazionale Scuola Digitale, l’attenzione sull’importanza dello sviluppo delle competenze digitali degli studenti, finalizzato anche ad un utilizzo critico e consapevole dei social network e social media . Le linee guida confermano l’importanza della scuola nel favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole e sottolineano l’importanza di interventi formativi, informativi e partecipativi finalizzati a responsabilizzare i ragazzi. Le linee guida sottolineano l’importanza delle finalità educative anche nel caso di provvedimenti disciplinari, provvedimenti che devono comunque essere tesi a ripristinare comportamenti corretti all’interno dell’istituto attraverso attività di natura sociale e culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica e richiamano in materia anche lo Statuto delle studentesse e degli studenti articolo 4, comma 2, d.P.R. n. 249/1998 . Le linee guida sono rilevanti alla luce delle finalità inclusive ed educative della sopra citata legge nazionale, legge che mette al centro i nostri ragazzi e che prevede un nuovo sistema di governance della struttura amministrativa centrale e periferica che opera per la prevenzione del cyberbullismo, governance che coinvolge istituzioni, società civile, adulti e i ragazzi. Istituzione di un Tavolo tecnico centrale. La nuova governance prevede l’istituzione di un Tavolo tecnico centrale ai sensi dell’articolo 3 della legge 71/2017 di cui faranno parte istituzioni, associazioni, operatori di social networking e l’individuazione, nel rispetto dell’autonomia, di un referente per ogni istituzione scolastica. Nelle more dell’istituzione del sopra citato Tavolo tecnico, le linee guida confermano l’importante azione di coordinamento territoriale svolta dagli uffici Scolastici Regionali, per il tramite degli Osservatori regionali. Le azioni mirate delle scuole previste dalle linee guida a favore dei ragazzi e delle famiglie saranno successivamente citate e rafforzate anche nel Piano di Azione nazionale integrato, previsto dalla sopracitata legge e redatto dallo specifico sopra citato Tavolo di lavoro, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dal MIUR. Le linee guida approfondiscono il ruolo e i compiti del dirigente scolastico e del referente in materia di prevenzione e contrasto del cyberbullismo e chiariscono che non sono attribuite a queste figure nuove responsabilità ma solo compiti di raccogliere e diffondere le buone pratiche educative, organizzative e azioni di monitoraggio al fine di favorire l’elaborazione di e-policy d’istituto. Cyberbullismo e il presidio del dirigente scolastico Il dirigente scolastico deve presidiare le misure dedicate alla prevenzione degli episodi di cyberbullismo sia di natura educativa, di prevenzione e sia di natura disciplinare dalle linee di indirizzo del Piano Triennale dell’offerta formativa PTOF e del Piano di corresponsabilità d.P.R. n. 235/2017 all’aggiornamento dei regolamenti di istituto. Il dirigente deve assicurare la massima informazione alle famiglie di tutte le iniziative intraprese in materia di prevenzione e contrasto al cyberbullismo, anche attraverso una sezione dedicata al sito web e al richiamo al link al progetto del MIUR Generazioni Connesse www.generazioniconnesse.it . Nei casi di carenza di risorse nelle scuole le linee guida auspicano che il dirigente attivi specifiche intese con i servizi territoriali servizi alla salute, servizi sociali, servizi minorili in grado di fornire supporto specializzato e continuativo. Le linee guida approfondiscono il ruolo del referente in materia di prevenzione e contrasto del cyberbullismo, figura centrale della legge n. 71/2017. Il docente referente deve essere individuato, secondo le linee guida v. pag.3 tra i docenti che posseggono competenze specifiche e abbiano manifestato l’interesse ad avviare un percorso di formazione specifico. Il referente costituisce l’interfaccia di coordinamento delle iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo con le forze di Polizia, con i servizi minorili dell’amministrazione della Giustizia, le associazioni e i centri di aggregazione giovanile. Le linee guida richiamano un progetto di formazione on line nazionale per i referenti ma non approfondiscono il profilo delle risorse in materia. Il referente potrà svolgere un importante compito di supporto al dirigente scolastico per la revisione /stesura di regolamenti regolamento di istituto , atti e documenti quali il Piano Triennale dell’offerta formativa PTOF , Piano di miglioramento Pdm , il Rapporto di autovalutazione Rav . Le linee guida approfondiscono gli strumenti di tutela dei ragazzi le modalità di segnalazione di situazioni e/o comportamenti a rischio attraverso l’istanza rivolta al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media v. articolo 2 legge 71/2017 per richiedere l’oscuramento, la rimozione ed il blocco di qualsiasi dato personale del minore, diffuso nella rete e lo strumento del reclamo o segnalazione al Garante Privacy nel caso di mancato riscontro. Le linee guida non richiamano in materia il recente modello elaborato in materia dal Garante Privacy e contengono un piccolo refuso segnalato dalle associazioni specializzate la sopra citata istanza può essere presentata, ai sensi dell’articolo 2 della legge dal soggetto ultraquattordicenne e non, come riportato a pag.6 della circolare ministeriale dal minore di 14 anni”. Le linee guida riportano, in materia, alcuni canali di segnalazione di episodi di cyberbullismo che possono essere utilizzate dalle scuole e dai ragazzi es. il servizio Helpline di Telefono azzurro 1.96.96, piattaforma integrata che si avvale di telefono, chat, sms, whatsapp e skype ed il canale Hotline Stop-It” di Save the Children. Le linee guida approfondiscono il profilo dell’istituto dell’ammonimento, strumento finalizzato a stimolare nel minore ultraquattordicenne una riflessione di disvalore sociale del proprio atto nonché una generale presa di coscienza del medesimo in un’ottica di deterrenza le linee guida specificano che, nei casi in cui non si ravvisino reati perseguibili di ufficio o non sia stata formalizzata querela o presentata denuncia è possibile rivolgere al questore un’istanza di ammonimento nei confronti del minore ultraquattordicenne autore della condotta di cyberbullismo. Le linee guida in esame costituiscono uno strumento prezioso per le scuole al fine di diffondere consapevolezza nell’utilizzo di internet e attivare iniziative mirate per le famiglie e studenti in materia di prevenzione e contrasto al cyberbulismo. Le sopra citate linee guida sono state adottate in ritardo rispetto al cronoprogramma indicato dalla legge l’articolo 4 legge n. 71/2017 ne prevedeva l’adozione entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge 18 giugno e quindi 18 luglio 2017 e, quindi, prima dell’inizio del calendario scolastico ma costituiscono, comunque, un buon punto di partenza per scuole, ragazzi, genitori, associazioni per creare reti a vantaggio dell’intera collettività e per formare i cittadini digitali del domani.

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