Nella mattinata del 18 aprile 2013, il presidente della Prima Sezione Penale della Cassazione ha letto l’attesa decisione relativa al caso dell'omicidio di Chiara Poggi accogliendo la tesi del PG, gli Ermellini hanno annullato la sentenza di appello che aveva assolto il fidanzato della vittima, Alberto Stasi. La controversa vicenda giudiziaria, pertanto, è ancora lontana dalla conclusione si dovrà infatti celebrare un nuovo processo davanti a un'altra sezione della Corte di Assise d’Appello di Milano.
Un delitto ancora insoluto. La vicenda giudiziaria approdata in Cassazione e ancora lungi dall’essere risolta riguarda l'omicidio di Chiara Poggi, una ragazza di 26 anni uccisa nella propria casa di Garlasco PV il 13 agosto 2007. A ritrovare il cadavere è il fidanzato della giovane, Alberto Stasi, che il 24 settembre successivo viene fermato con l’accusa di omicidio volontario. Le accuse per il ragazzo, tuttavia, non finiscono qui, dato che nel suo computer vengono rinvenuti files con materiale pedopornografico, che gli costeranno una condanna. Il processo primo grado, Appello Nel frattempo, il 3 novembre 2008, la Procura di Vigevano chiede il rinvio a giudizio del giovane e il 24 febbraio 2009 parte l'udienza preliminare in questa sede, Stasi decide di chiedere il rito abbreviato. Le superperizie effettuate non riescono a fondare la colpevolezza dell’imputato le prove a suo carico sono giudicate insufficienti e pertanto il 17 dicembre 2009 Stasi viene assolto. L'8 novembre 2011 ha inizio il processo d'appello davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano ancora una volta la tesi accusatoria non viene accolta e i giudici meneghini confermano l'assoluzione. e Cassazione. La questione è allora sottoposta alla S.C. secondo il Procuratore generale, nelle sentenze di primo e secondo grado si ravvisano evidenti illogicità, lacune e incongruenze nonché una sopravvalutazione della prova scientifica. La sentenza impugnata sarebbe pertanto da annullare con rinvio ad altra sezione della Corte di Assise d’Appello. La tesi del PG è accolta dai giudici di legittimità, ma per un esame più approfondito della decisione occorrerà attendere le motivazioni della pronuncia.