Il bilancio tecnico attuariale: strumento per il controllo dei rischi

La sostenibilità finanziaria delle promesse pensionistiche viene monitorata e certificata dal bilancio tecnico. La finalità del bilancio tecnico è quella di prevedere l’equilibrio tecnico – economico – finanziario della gestione. La tecnica usata comporta l’utilizzo di valori medi e della speranza matematica vs. simulazione stocastica probabilistica . Le grandezze osservate sono contributi, prestazioni pagate, proventi finanziari, spese generali, saldo previdenziale, saldo totale.

Nel predisporre il bilancio di Cassa Forense l’attuario ha operato utilizzando i parametri inflazione e PIL nel complesso PIL nominale stabiliti nella conferenza dei servizi di giugno 2012 per gli anni 2016 – 2061 che hanno fornito le ipotesi da adottare relativamente alla consistenza numerica della popolazione attiva, allo sviluppo dei redditi e dei volumi d’affari. I dati proiettati sono completamente diversi da quelli reali perché la popolazione è in flessione, la media del reddito dell’Avvocatura è in costante diminuzione per essersi attestata sul livello degli anni ’90 e ora, purtroppo per tutti , anche il volume d’affari dell’Avvocatura italiana, cioè il PIL dell’Avvocatura stessa, è in diminuzione con la conseguenza che si ridurrà lo introito da parte di CF del contributo integrativo del 4 per cento che pesa 1,5 circa in più rispetto al contributo soggettivo. Come ha scritto l’attuario di Cassa Forense, «le valutazioni di cui al bilancio tecnico, riferendosi a periodi di tempo così lunghi, producono risultati da interpretarsi con estrema cautela, poiché l’andamento demografico ed economico della gestione si manifesterà nella misura descritta solo, e solo se, le ipotesi demografiche e finanziarie poste a base delle elaborazioni troveranno integrale conferma nella realtà». Stress test. Poiché la realtà, purtroppo, ha dimostrato che i dati quanto a popolazione, reddito medio e volume d’affari sono inferiori rispetto a quelli proiettati e supposti nel bilancio tecnico, si impongono analisi di sensitività. L’analisi di sensitività stress test fornisce un supplemento informativo importante nell’ambito della valutazione delle prospettive di medio – lungo periodo degli equilibri finanziari dei sistemi pensionistici. L’analisi di sensitività, infatti, consente di quantificare il grado di dipendenza dei risultati della previsione dalle ipotesi di scenario. Tale aspetto appare rilevante soprattutto in considerazione del margine di incertezza che necessariamente accompagna la specificazione delle variabili del quadro demografico e macroeconomico Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato – Report numero 15 del 2014 . L’analisi di sensitività è quindi una tecnica che deve essere utilizzata quando si accerta che il dato reale è diverso da quello proiettato nel bilancio tecnico al fine di quantificare gli effetti sui risultati forniti dal bilancio tecnico perché indotti da una modifica dei parametri con i quali sono stati calcolati gli indicatori di sostenibilità economica e finanziaria del bilancio tecnico stesso. Preso atto che gli organi ufficiali di Cassa Forense hanno certificato la modifica dei parametri, è evidente che non potranno sottrarsi alle analisi di sensitività in esito alle quali, con tutta probabilità, sarà accertato che la sostenibilità cinquantennale di cui alla legge Monti – Fornero non esiste e andranno quindi adottate, con lungimiranza, le opportune correzione di rotta per non finire nel baratro e questo nello interesse di tutte le coorti di iscritti, dai pensionati ai 53mila di iscrizione d’ufficio in corso.