Il Governo vuole il restyling totale delle regole stradali

Completa revisione della disciplina sanzionatoria prevista dal codice della strada con graduazione delle sanzioni e applicazione delle misure punitive anche ai soggetti minorenni. Ma anche coordinamento del sistema dei ricorsi amministrativi e giurisdizionali con futura possibilità di indirizzare al prefetto o al giudice di pace censure differenziate.

Sono queste in estrema sintesi alcune delle novità di maggior interesse contenute nello schema di disegno di legge recante delega al governo per la riforma del codice della strada sottoposto mercoledì 24 luglio all’attenzione del pre-consiglio dei ministri. Una corsia agevolata. Dopo la recente assegnazione alla commissione trasporti delle camera del più corposo ddl C 731 avente per oggetto sempre una legge delega per la riforma del codice stradale nessuno pensava che il governo proponesse un ulteriore testo più snello di restyling. Lo schema di disegno di legge che verrà sottoposto al vaglio del prossimo consiglio dei ministri infatti è molto semplificato rispetto a quello esaminato dalla commissione presieduta da Silvia Velo il 27 giugno scorso. E probabilmente avrà una corsia parlamentare agevolata. Le principali novità. Entro 18 mesi dall’approvazione del ddl il governo potrà quindi mettere mano al vecchio codice della strada snellendo le procedure e razionalizzando gli istituti sanzionatori. Innanzitutto confermando i poteri dello stato nei confronti degli enti proprietari delle strade compresi i comuni che spesso trascurano le necessaria regole di uniformità. Ma soprattutto revisionando la disciplina punitiva delle regole stradali graduando meglio le sanzioni e semplificando le procedure punitive specialmente nel caso di utilizzo di strumenti automatici. Per quanto riguarda le sanzioni penali lo schema di ddl delega prevede l’armonizzazione del procedimento di applicazione delle misure penali con quello di applicazione delle sanzioni accessorie. Nel caso di conducenti minorenni non ci saranno più scuse. In espressa deroga ai principi della legge 689/1981 il ddl prevede che troveranno applicazione certa nel codice della strada per tutti gli istituti della decurtazione di punteggio, di ritiro e sospensione della patente di guida. Per i ricorsi potrà crearsi una specializzazione del prefetto e del giudice di pace. Lo schema di ddl delega prevede infatti la revisione e il coordinamento dell’attuale sistema per evitare duplicazioni con possibilità di individuare ambiti di competenza diversi tra autorità amministrativa e giurisdizionale. Il potenziamento dei controlli automatici, prosegue l’articolato, potrà essere poi sostenuto da idonei sistemi telematici in grado di controllare i trasgressori a distanza anche nel caso di trasporto merci pericolose o superamento dei limiti di massa. Attenzione a ciclisti e pedoni. Particolare attenzione dovrà essere poi rivolta alla tutela degli utenti deboli ovvero pedoni e ciclisti, con riassetto della disciplina delle strade e della pubblicità. Oltre a queste importanti modifiche orientate ad una maggiore armonizzazione comunitaria, lo scheda del disegno di legge prevede che venga poi adeguato anche il regolamento stradale. Spetterà poi al ministero dei trasporti semplificare la burocrazia con provvedimenti ad hoc dedicati anche alla documentazione stradale.

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