UNI-Intermittente: la chiamata avviene online

I Ministeri del Lavoro e della Pubblica Amministrazione, con un Decreto del 27 marzo, hanno adottato il modello “UNI-Intermittente”. Con un sistema interamente informatizzato, dovranno essere forniti i dati identificativi del datore di lavoro, nonché la data di inizio e fine della prestazione lavorativa cui la chiamata si riferisce.

Standard e regole per la trasmissione. Il Decreto, pubblicato di concerto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, definisce gli standard e le regole per la trasmissione delle comunicazioni dei soggetti abilitati in caso di prestazione di lavoro intermittente, disciplinato ex articolo 35, comma 3-bis, d.lgs. numero 276/2003. All’uopo è stato istituito il modello “UNI-Intermittente”, utilizzabile per le comunicazioni di cui all’articolo 4, comma 1, compilabili solo attraverso strumenti informatici. PEC, servizio informatico e sms. Il fax solo in caso di malfunzionamento del portale. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo cui sono tenuti i datori, sono possibili due modalità o l’inoltro via e-mail tramite PEC oppure con il servizio informatico reso disponibile sul portale cliclavoro.it. È altresì possibile trasmettere un SMS contenente il codice fiscale del lavoratore. Però questa opzione è esperibile esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dalla comunicazione. L’inoltro effettuato con modalità diverse non assolve gli obblighi previsti dalla legge. Solo nei casi di malfunzionamento del portale, sarà possibile effettuare la comunicazione via FAX alla competente Direzione Territoriale del Lavoro.

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