Ok definitivo dal Senato: il d.l. sul rientro dei capitali è in Gazzetta

Il d.l. 28 gennaio 2014, numero 4, recante disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi, è stato convertito in legge lo scorso giovedì, 27 marzo GU Serie Generale numero 74 del 29-3-2014 . Tra le tante novità, degne di nota sono le modifiche alla normativa sul monitoraggio fiscale, ripristinando, ai fini della compilazione del quadro RW, la precedente soglia dei 10mila euro. Ma tanti sono ancora i punti interrogativi in attesa di una risposta.

D.l. numero 4/2014 in Gazzetta Ufficiale. Approvazione definitiva in Senato della legge di conversione del d.l. numero 4/2014, noto come decreto sul rientro dei capitali, recante disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi. Intanto già la prossima settimana dovrebbe essere avviato l’iter del nuovo ddl sulla voluntary disclosure. Le principali novità. Nel provvedimento presentato sembra confermata l'esclusione di una tassa forfait sui rientri, mentre le imposte dovute non sarebbero più integrali come nella versione originale ma dimezzate. Possibile anche che sia ammessa la rateizzazione del pagamento. Nella depenalizzazione da disclosure volontaria rientrerebbero anche i reati di frode in dichiarazione «con altri artifici», mentre rimarrebbe reato con pena ridotta fino alla metà l'utilizzo di fatture o documenti per operazioni inesistenti. Sulle segnalazioni antiriciclaggio, sarebbe prevista l'esenzione totale per professionisti e intermediari nell'ambito della procedura. Gli avvocati chiedono più tutele penali. Intanto, venerdì scorso a Roma, nel corso di una tavola rotonda, l’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi ha invocato più tutele panali per chi collabora, tenuto conto che, dopo l’avvenuta conversione, sono state approvate modifiche alla normativa sul monitoraggio fiscale, ripristinando, ai fini della compilazione del quadro RW, la precedente soglia dei 10mila euro. Ancora molti i punti oscuri. Una richiesta del tutto giustificata, anche alla luce dei numerosi coni d’ombra che il nuovo testo di legge continua a presentare tra questi, il rischio di riciclaggio a cui si espone chi aderisce alla voluntary disclosure. Proprio per questo, Uncat chiede a gran voce l’estinzione dei reati tributari e di quelli strumentalmente collegati a seguito di regolarizzazione concernente gli obblighi in materia di monitoraggio fiscale.

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