Il Garante per la protezione dei dati personali adotta un’agile infografica in materia di privacy e droni al fine di sensibilizzare i cittadini e gli operatori.
L’utilizzo dei Sistemi Aereomobili a fini ricreativi SAPR è in costante aumento nel nostro paese e pone nuovi sfide sia sotto il profilo tecnico-informatico sia sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati personali. Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un’agile e sintetica infografica con alcuni consigli per le riprese dei droni a fini ricreativi. Il documento del Garante privacy richiama l’attenzione anche dei produttori dei SAPR sul rispetto dei principi di privacy by design e privacy by default, previsti dal nuovo regolamento privacy europeo 2016/679 sin dalla fase di progettazione di nuovi servizi e device. L’infografica. Il Garante richiama l’attenzione sull’impatto delle riprese dei droni sulla vita e diritti delle persone. Il documento del Garante richiama le disposizioni e i principi del regolamento nazionale Enac in materia di Sapr. Il Garante specifica che se, se si fa volare a fini ricreativi un drone munito di fotocamera in un luogo pubblico parchi, strade, spiagge , occorre evitare di invadere gli spazi personali e l’intimità delle persone. Il documento non approfondisce la tematica di come rendere l’informativa privacy ai soggetti ripresi e passanti di segnalazione di aree riprese tramite un segnale luminoso? o sonoro? un’applicazione? Il documento non approfondisce la tematica dell’utilizzo dei dati e immagini per fini personali articolo 5 del Codice della privacy vigente che prevede che «Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all'applicazione del presente codice solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. Si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di responsabilità e di sicurezza dei dati di cui agli articoli 15 e 31». Il documento precisa che la diffusione di riprese realizzate con il drone sul web, sui social media, in chat può avvenire solo con il consenso dei soggetti ripresi, fatti salvi particolari usi connessi alla libera manifestazione del pensiero, come quelli a fini giornalistici. Il documento non approfondire la tematica della liberatoria al diritto all’immagine articolo 96 della legge in materia di diritto diritto di autore . Il Garante chiarisce che, negli altri casi, quando è eccessivamente difficile raccogliere il consenso degli interessati, è possibile diffondere le immagini solo se i soggetti ripresi non sono riconoscibili, o perché ripresi da lontano, o perché si sono utilizzati appositi software per oscurare i loro volti. Occorre poi evitare di riprendere e diffondere immagini che contengono dati personali come targhe di macchine, indirizzi di casa, ecc Il Garante sottolinea le riprese che violano gli spazi privati altrui casa, giardino domestico sono invece sempre da evitare, anche perché si potrebbero violare norme penali. Lo strumento dell’infografica non permette, purtroppo, al Garante una verticalizzazione in materia di riportare i relativi recenti innovativi orientamenti giurisprudenziali e di approfondire anche le relative casistiche ed interventi delle autorità. Il Garante interviene anche nella complessa attività di informazione e sensibilizzazione e sottolinea come occorra utilizzare i droni senza invadere la privacy degli altri. L’utilizzo di droni con telecamere può causare, secondo il Garante, disagio nelle persone che potrebbero sentirsi osservati e incidere sulla loro libertà di movimento e libertà di espressione. Il Garante specifica ad esempio, se si vuole far volare un drone per riprendere una festa nel proprio giardino di casa, sarebbe bene prima avvisare i vicini, che hanno il diritto di chiedere di non essere - anche solo inavvertitamente - ripresi nel loro privato. Il Garante indica un’altra buona pratica da seguire è quella di fare in modo che il pilota del drone sia sempre ben visibile, così da non suscitare sospetti o allarme nelle persone. Il documento del Garante illustra come è possibile tutelare la propria privacy e specifica che se è possibile individuare il pilota del drone, si possono chiedere a lui informazioni su come intende utilizzare le riprese ed eventualmente negare il consenso al trattamento dei dati raccolti, specie se sono previste forme di diffusione delle immagini. E nel caso si ritenesse di essere stati vittime di violazioni della propria privacy, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali o, in alternativa, all’Autorità giudiziaria. Il documento non cita i recenti tentativi di regolamentazioni del settore dei droni a livello europeo e le relative consultazioni online. Il documento del Garante è di interesse anche se come è specificato ha finalità meramente divulgativa e sarà aggiornato. Si auspica che il Garante adotti delle linee guida in materia di riprese video tramite droni e anche di street controll al fine di accompagnare i cittadini, le imprese, i piloti in questa complessa sfida di contemperare innovazione, business e le legittime aspettative di privacy dei cittadini. Come emerso nella conferenza di Riga della Commissione Europea del 2015 per lo sviluppo dei servizi , del business occorre consolidare il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali degli individui e della privacy l’accettazione del pubblico è la chiave del business . L’intervento del Garante in materia è lodevole alla luce della diffusione dei droni nei nostri parchi e spiagge. L’importanza delle autorità Garanti nazionali e del nuovo Comitato di controllo dei Garanti europei è confermata anche dal nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali nell’ottica di garantire un’applicazione uniforme delle regole privacy all’interno del mercato europeo digitale. Nelle prossime infografiche, sarebbe importante consigliare ai piloti di droni ad uso ricreativo di dotarsi di un’assicurazione per la responsabilità per danni a terzi assicurazione che è obbligatoria per i droni utilizzati per fini professionali, v. articolo 32 del Regolamento Enac , si segnala che, alcuni prodotti assicurativi coprono anche i profili di rischi di sanzioni amministrative da parte dell’Autorità Garante. L’autorità Garante ha inoltre in passato prodotto diversi video tutorial e cartoni sul canale Youtube che sarebbero molto apprezzati dai ragazzi che sono tra i primi fruitori dei droni ad uso ricreativo.