Sono stati pubblicati i nuovi regolamenti del CNF, che riorganizzeranno il sistema disciplinare per gli avvocati. Questi provvedimenti, che istituiscono gli organi dei Consigli distrettuali di disciplina, intendono rafforzare «imparzialità ed efficienza per assicurare la correttezza delle prestazioni professionali». Data di partenza 1° gennaio 2015.
La pubblicazione. Il Consiglio Nazionale Forense ha pubblicato, lunedì 31 marzo, due regolamenti attuativi della legge forense, l. numero 247/2012, che mirano a modificare il sistema disciplinare a cui verranno sottoposti gli avvocati, sulla base delle previsioni del nuovo ordinamento professionale. Nuovi organi. Il primo regolamento, numero 1/2014, contiene le norme riguardanti l’elezione dei componenti dei Consigli distrettuali di disciplina CDD . Questi saranno i nuovi organismi disciplinari, che verranno costituiti presso ogni Consiglio dell’Ordine distrettuale. Rimarranno in carica per 4 anni e saranno formati da un numero di membri pari ad un terzo della somma dei componenti dei Consigli dell’Ordine del distretto. Tale regolamento, che prevede le cause di incompatibilità e decadenza dalla carica, oltre alle possibilità di elettorato attivo e passivo, sarà in vigore dal prossimo 15 aprile. Nuovo procedimento. Il secondo regolamento, invece, numero 2/2014, disciplina lo svolgimento del procedimento disciplinare davanti ai CDD, compresi i casi di astensione e ricusazione, la costituzione della sezione competente, la fase istruttoria preliminare e conseguente deliberazione, la fase dibattimentale, le eventuali sanzioni e la possibilità di appello. Questo secondo regolamento entrerà in vigore il primo gennaio 2015. I vantaggi. Il CNF sottolinea il fatto che questo nuovo sistema, che prevede l’istituzione dei CDD, punta a garantire l’imparzialità del giudice, in quanto non possono far parte delle sezioni giudicanti dei componenti che appartengono allo stesso ordine forense dell’incolpato.
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