Il titolare del foglio rosa per il conseguimento della patente di categoria B può esercitarsi anche alla guida di un motorino o di un motociclo di potenza limitata e cilindrata massima di 125 cc, senza istruttore. Ma solo nei luoghi poco frequentati e nel rispetto della validità temporale dell’autorizzazione alla guida.
Lo ha chiarito il Ministero dei Trasporti con l’inedito parere numero 25630 del 13 novembre 2014. Foglio rosa per l’auto, pratica su 2 ruote La questione è singolare perché chi consegue un foglio rosa per ottenere una patente di categoria B non dovrà mai sostenere esami con un veicolo a due ruote. Per questo, a rigore di logica, mandare in circolazione un novello utente stradale su un motociclo, da solo, appare eccessivamente pericoloso. Ma nel vuoto normativo il Ministero è lapidario. L’autorizzazione all’esercitazione alla guida «consente all’aspirante di esercitarsi alla guida su veicoli della categoria per i quali è stata richiesta la patente». Ma solo in luoghi poco frequentati. In buona sostanza, prosegue il parere centrale, poiché la licenza di categoria B consente in Italia anche di condurre i veicoli ammessi dalla categoria A1, il foglio rosa nazionale consente l’esercitazione alla guida anche di motocicli di cilindrata massima di 125 cc, con potenza massima di 11 kw e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kw/kg. Ma anche dei ciclomotori che richiedono la patente AM, che è automaticamente ricompresa in ogni licenza superiore. Trattandosi di veicoli in cui generalmente non può prendere posto oltre al conducente un utente esperto in qualità di istruttore, l’unica limitazione è rappresentata dalla possibilità di circolare solo in luoghi poco frequentati. Pena una multa di 85 euro.
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