La giornata mondiale del risparmio del 2014 e i crediti di Cassa Forense

Intervenendo alla giornata mondiale del risparmio del 2014 il Governatore della Banca d’Italia, fra le altre cose, ha rimarcato «l’esigenza di far fronte, con decisione, all’elevato ammontare dei crediti deteriorati, la cui crescita sta ancora proseguendo, anche se a ritmi attenuati rispetto a quelli degli anni scorsi. La loro consistenza può essere ridotta attraverso politiche attive di gestione e recupero, certamente più agevoli in un migliore contesto macroeconomico, e con cessioni in blocco di attività deteriorate, che andranno favorite da un ulteriore innalzamento dei loro tassi di copertura».

Analogo discorso può essere fatto anche per i crediti che Cassa Forense vanta nei confronti dei propri iscritti. Come ha scritto l’avv. Giovanni Cerri, delegato di Bologna di Casse Forense, «i bilanci del nostro ente previdenziale riportano la voce, crediti di Cassa Forense verso i propri iscritti, in costante, inquietante crescita». Crediti valutati sulla base del loro valore presumibile di realizzo. Ed infatti dalla pag. 155 del bilancio d’esercizio al 31.12.2013 è dato leggere che I crediti sono valutati sulla base del loro valore presumibile di realizzo. In deroga al dettato del codice civile, il quale prevede che l’accantonamento per perdite presunte su crediti sia detratto direttamente dal valore dei crediti stessi, la loro svalutazione è iscritta in un fondo rettificativo esposto nelle passività dello Stato Patrimoniale. Crediti verso iscritti. Quanto iscritto in bilancio per “crediti verso iscritti” risponde alla necessità di esporre il dovuto dagli iscritti agli albi professionali ed alla Cassa alla data del 31.12.2013 per contribuzione minima ed eccedente, nel rispetto dell’applicazione dei principi civilistici di competenza economica e di chiarezza, compatibilmente con quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore. Nell’esercizio in chiusura, si è quindi proceduto - alla determinazione dei contributi eccedenti dovuti dagli iscritti agli albi sulla base dei dati reddituali inoltrati alla Cassa tramite l’invio del Mod5 - alla determinazione dell’ammontare dei contributi minimi dovuti dai professionisti che sono risultati iscritti alla Cassa nel 2013. A tale proposito si rammenta che l’accertamento eseguito tiene conto sia della non frazionabilità dei contributi minimi che della misura dovuta per contributi sulla base della tipologia del contribuente iscritto Cassa prima dei 35 anni, pensionato attivo . A decorrere dal 01/01/2013 trova applicazione il nuovo Regolamento dei contributi delibera del Comitato dei Delegati del 05/09/2012 così come ratificata con nota Ministeriale del 09/11/2012 - G.U. numero 284 del 05/12/2012 che ha determinato, fra l’altro, in riferimento ai soggetti definiti in normativa, l’abrogazione del contributo soggettivo modulare obbligatorio l’eventuale contribuzione modulare volontaria contributo soggettivo modulare volontario viene determinata applicando una ulteriore contribuzione dall’1% al 10% del reddito professionale netto dichiarato ai fini IRPEF sino al tetto reddituale previsto da normativa vigente. Ha ragione il collega avv. Cerri dato che i crediti verso gli iscritti sono pari a circa 1/10 del capitale di Cassa Forense. Per dirla con il Governatore della Banca d’Italia, la loro consistenza può essere ridotta attraverso politiche attive di gestione e recupero che non sono più procrastinabili, a scanso di responsabilità molto gravi, pur tenendo conto del deteriorato contesto macroeconomico.

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