RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

QUINTA SEZIONE UP 8 MAGGIO 2015, N. 39197/15 RICORRENTE M. REATI CONTRO LA PERSONA Sequestro di persona – Disponibilità della libertà personale – Sussistenza - Limiti. In tema di sequestro di persona deve ritenersi che possa rinunciarsi ad una certa sfera della propria libertà personale, nonostante questa rappresenti un bene costituzionalmente protetto, solo quando, tre le altre condizioni, il consenso della persona offesa non sia viziato da violenza o minaccia. La pronuncia si ricollega a quanto già affermato da Quinta Sezione, n. 10841/86, CED 173954 secondo cui, infatti, la rinunciabilità in oggetto è condizionata ai seguenti requisiti a il consenso non sia viziato da errore, violenza o minaccia b nel caso di iniziale e non viziato consenso a regole restrittive di associazioni religiose, non sia stata, poi, repressa la libertà di dissociazione mediante mezzi illeciti C non si tratti di lesione di sfere indisponibili della libertà personale, come nel caso di punizioni degradanti o sommamente umilianti. SESTA SEZIONE CC 30 SETTEMBRE 2015, N. 41808/15 RICORRENTE T. REATI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA Mancata esecuzione dolosa di provvedimenti giudiziari - Richiesta di archiviazione – Opposizione – Legittimazione della persona offesa - Sussistenza. In tema di mancata esecuzione dolosa di provvedimenti del giudice, il soggetto che ha proposto la querela, in quanto persona offesa del reato, è legittimato a proporre opposizione all'eventuale richiesta di archiviazione e conseguentemente ha diritto di essere avvisato della sua presentazione. La pronuncia ribadisce l’indirizzo già espresso da Sesta Sezione, n. 24078/11, CED 250106. QUINTA SEZIONE UP 29 MAGGIO 2015, N. 38438/15 RICORRENTE M. REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA Uso di atto falso – Momento consumativo - Individuazione. Il reato di uso di atto falso è reato istantaneo e non permanente giacché la consumazione di esso si esaurisce con l’uso stesso, essendo la protrazione nel tempo dei suoi effetti il risultato dell’azione così come compiuta qualora, peraltro, dello stesso documento falso venga successivamente reiterato l’impiego, la nuova attività dà luogo ad altro e distinto delitto di uso di atto falso. La pronuncia reitera l’affermazione della risalente Quinta Sezione, n. 288/67, CED 104450.