Meravigliosa lezione di educazione civica dalla Corte dei Conti di Bolzano

La Corte dei Conti, quale istituzione indipendente, è il garante della sana gestione delle pubbliche risorse, assicurando nel contempo che i cittadini possano fruire dei servizi pubblici.

La maggior parte dei cittadini ha però un GAP culturale in senso civico oltre che in quello previdenza e finanziario. Ieri, a causa anche del brutto tempo, mi sono imbattuto in una pregevole sentenza della Corte dei Conti di Bolzano, leggibile nell’allegato sia in lingua tedesca che in lingua italiana , sin qui passata inosservata ma che merita di essere commentata. Sul tema un grande personaggio con il quale mi sono confrontato mi ha scritto Si sa che i mezzi di comunicazione sono ampiamente pilotati dai poteri forti”, e che le sentenze scomode , quando non vengono ignorate, sono pubblicate rimaneggiandone il senso, oppure ne vengono pretermessi passaggi fondamentali! . Vediamo di commentarla. Il caso è molto semplice. Con delibera giuntale n. 484 del 2.11.2011, il Municipio di Valle Aurina stabiliva di assumere a carico del bilancio dell’Ente l’esborso concernente l’acquisto, il confezionamento e la decorazione di un cristallo di rocca consegnato al Presidente della Provincia Alois Durnwalder in occasione del suo settantesimo compleanno. La Procura aveva stigmatizzato la concezione dei rapporti tra i vari livelli di Governo, imperniata su una sorta di dovere di riconoscenza verso il Presidente della Provincia per il sostegno da questi assicurato ai programmi di sviluppo della Valle Aurina. Costo della spesa € 856,55. La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale di Bolzano, ha affermato la responsabilità erariale del Segretario del Comune di Valle Aurina comprovata dalla circostanza che per la grandissima parte delle amministrazioni comunali della Provincia di Bolzano non si è registrato l’utilizzo di denaro pubblico ai fini in oggetto. In sede preprocessuale le controdeduzioni dell’interessato hanno specificato che era uso che i Comuni, prima della progettazione di nuove opere edilizie o di risanamenti di strade e piazze, si consultassero con il Presidente provinciale. Ciò anche per capire se nell’anno corrente il bilancio provinciale disponeva di mezzi finanziari sufficienti per le opere pubbliche previste, poiché il Presidente provinciale aveva centralizzato la concessione dei contributi provinciali ai Comuni, oltre, in tale contesto e soprattutto perché il Presidente provinciale aveva promesso di appoggiare un programma per lo sviluppo della Valle Aurina, la Giunta comunale di Valle Aurina aveva deciso di regalare al Presidente provinciale un cristallo di rocca tipico della Valle Aurina. In tal modo negli anni successivi l’Amministrazione comunale poteva perseguire e portare avanti in modo sistematico i suoi obiettivi circostanza dalla quale l’intero Comune ha ottenuto dei vantaggi, di conseguenza, il regalo è stato offerto come segno di riconoscenza della popolazione della Valle Aurina. Per la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale di Bolzano, Non v’è chi non veda come tale impropria concezione dei rapporti con l’Ente territoriale centrale, imperniata su un diretto riferimento alla persona fisica del suo Presidente, venga di fatto a sovvertire l’ordine delle competenze istituzionale dell’Ente medesimo, nonché ad inficiare la corretta procedimentalizzazione dell’iter decisionale, il quale, nel rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità, dovrebbe invece prendere forma, in applicazione di criteri collegialmente predeterminati dall’organo politico, in via generale, attraverso le valutazioni tecnico – giuridiche delle strutture ripartizioni uffici preposte ai settori di volta in volta considerati. Per cui, il voler conferire rilevanza ad un siffatto malinteso senso di riconoscenza certo non si concilierebbe con il canone di buon andamento dell’agire amministrativo, ai sensi del quale i diversi enti coinvolti sono in quanto tali tenuti, nelle rispettive posizioni ad essi conferite dall’ordinamento, a conformarsi impersonalmente al dovere di leale collaborazione e di ottimale componimento dei pubblici interessi prospettati e/o considerati . Se dalle Alpi all’Etna questi principi trovassero piena ed integrale applicazione, il nostro Paese non verserebbe in quella situazione di confusione, per tacer d’altro, oggi imperante. Onore quindi alla Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale di Bolzano, per averci impartito una lezione di educazione civica.

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