Sprint di fine anno a Palazzo Chigi: intercettazioni e riforma dell’ordinamento penitenziario

passando per la convocazione dei comizi per l’elezione delle Camere dopo lo scioglimento decretato dal Presidente della Repubblica. Nella seduta dello scorso 22 dicembre, il Governo Gentiloni ha approvato, seppur in via preliminare, la riforma dell’ordinamento penitenziario, mentre il 29 dicembre, ha ricevuto il via libera definitivo il decreto legislativo in materia di intercettazioni.

Ordinamento penitenziario. Il Consiglio dei Ministri n. 64, riunitosi il 22 dicembre scorso, ha approvato in via preliminare la riforma dell’ordinamento penitenziario volta ad attualizzare un sistema fermo al 1975, adeguando così le disposizioni ai successivi orientamenti giurisprudenziali venutisi a formare. In particolare il testo mira a ridurre il ricorso al carcere in favore di soluzioni che, senza indebolire la sicurezza della collettività, riportino al centro del sistema la finalità rieducativa della pena indicata dall’art. 27 della Costituzione razionalizzare le attività degli uffici preposti alla gestione del settore penitenziario, restituendo efficienza al sistema, riducendo i tempi procedimentali e risparmiando sui costi diminuire il sovraffollamento, sia assegnando formalmente la priorità del sistema penitenziario italiano alle misure alternative al carcere, sia potenziando il trattamento del detenuto e il suo reinserimento sociale in modo da arginare il fenomeno della recidiva valorizzare il ruolo della Polizia Penitenziaria, ampliando lo spettro delle sue competenze . Intercettazioni. Ha ricevuto invece il via libera definitivo il decreto legislativo in materia di intercettazioni. Il Consiglio dei Ministri n. 66 del 29 dicembre 2017 ha infatti approvato definitivamente la proposta del Ministro Orlando già all’attenzione del Governo , in via preliminare, lo scorso 19 dicembre che introduce disposizioni volte a incidere sull’utilizzazione, a fini cautelari, dei risultati delle intercettazioni, nonché a disciplinare il procedimento di selezione delle comunicazioni intercettate, secondo una precisa scansione temporale. La finalità è quella di escludere, in tempi ragionevolmente certi e prossimi alla conclusione delle indagini, ogni riferimento a persone solo occasionalmente coinvolte dall’attività di ascolto e di espungere il materiale documentale, ivi compreso quello registrato, non rilevante a fini di giustizia, nella prospettiva d’impedire l’indebita divulgazione di fatti e riferimenti a persone estranee all’oggetto dell’attività investigativa . Convocazione dei comizi elettorali. Nella seduta del 28 dicembre, il Consiglio dei Ministri n. 65 ha preso atto della decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di sciogliere le Camere, deliberando la proposta della data di domenica 4 marzo 2018 per la convocazione dei comizi elettorali per Camera e Senato e di venerdì 23 marzo 2018 per la prima riunione delle nuove Camere.