Con la circolare numero 38/E, l’Agenzia delle Entrate fa il punto sul nuovo regime di adempimento collaborativo, riprendendo le tematiche affrontate nel corso del meeting romano del 16-17 giugno 2016.
La cooperativa compliance. La cooperativa compliance si aggiudica un’intera circolare delle Entrate, la numero 38/E, pubblicata lo scorso 16 settembre. Nelle 56 pagine del documento, redatte nella consueta forma della domanda e risposta, vengono forniti chiarimenti in merito alle disposizioni del provvedimento 14 aprile 2016 delle Entrate, con il quale venivano definiti i requisiti soggettivi per l’accesso al regime introdotto con il d.lgs. 5 agosto 2015, numero 128. «Il regime - specifica il documento nella propria premessa – introduce importanti elementi di innovazione nel rapporto tributario, prevedendo nuove modalità di interlocuzione costante e preventiva con l’Agenzia delle Entrate, con la possibilità di pervenire a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali, prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali o dell’assolvimento di altri obblighi tributari». Il convegno. La circolare riassume le principali tematiche che sono state affrontate durante il convegno «Adempimento collaborativo nuova frontiera della compliance», tenutosi a Roma tra il 16 ed il 17 giugno scorsi. In un primo momento, l’Agenzia fissa i paletti per definire i soggetti interessati dal programma. Viene osservato che possono partecipare i contribuenti che hanno ricavi o volume d’affari superiori ai 10 miliardi di euro, ma la soglia può scendere ad un miliardo nei casi in cui si sia scelto di partecipare al Progetto Pilota sin dal suo avvio. Non c’è soglia, in ogni caso, per quelle imprese che vogliano dare esecuzione alle risposte dell’Agenzia delle Entrate, fornite a seguito di istanza di interpello sui nuovi investimenti. Controllo del rischio fiscale. L’azienda che aderisce all’adempimento collaborativo deve possedere un efficace sistema di controllo del rischio fiscale. «Premesso che non si intende proporre un documento predefinito di strategia fiscale – specifica l’Agenzia – lasciando al contribuente ampia autonomia di scelta nel declinare i contenuti della stessa, in questa sede ci si limita a definire i punti cardine della strategia fiscale, facendo riferimento alle recenti Guidelines 2016 dell’OCSE contenute nel documento “Building better tax control framework”». La Circolare ricorda inoltre che sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà pubblicato l’elenco dei contribuenti aderenti al programma l’inserimento è obbligatorio. Viene inoltre ricordato che l’Agenzia può escludere il contribuente dal programma qualora questi perda i requisiti necessari o non osservi gli impegni. Fonte www.fiscopiu.it
TP_FISCO_16AdE38E_s