Il Ministero del Lavoro, con interpello numero 13/2015, chiarisce che possono essere ammessi alla fruizione della NASpI sia i lavoratori licenziati per motivi disciplinari, sia quelli che abbiano accettato l’offerta economica del datore di lavoro nella conciliazione “agevolata”.
Dal Ministero del Lavoro arrivano alcuni chiarimenti in merito alla Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego. L’istanza. La Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, infatti, aveva avanzato istanza di interpello per sapere se la NASpI possa essere riconosciuta • anche in favore dei lavoratori licenziati per motivi disciplinari • anche in caso di accettazione da parte del lavoratore licenziato dell’offerta di conciliazione “agevolata” ex articolo 6, d.lgs. numero 23/2015. L’interpello. Con interpello numero 13/2015, il Ministero ha precisato che appare conforme al dettato normativo considerare l’ipotesi di licenziamento disciplinare quale fattispecie di “disoccupazione involontaria”, con conseguente riconoscimento della NASpI. Inoltre, si ritiene possibile riconoscere il trattamento indennitario della NASpI anche al lavoratore che accetta l’offerta di conciliazione “agevolata” poiché, non mutando il titolo della risoluzione del rapporto che resta il licenziamento, tale fattispecie è da intendersi comunque un ipotesi di “disoccupazione involontaria” conseguente ad atto unilaterale di licenziamento del datore di lavoro. Fonte www.lavorpiu.info
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