Pagamento cartelle, gli interessi di mora scendono al 5,14%

L'Agenzia delle Entrate, con provvedimento direttoriale numero 51685 del 10 aprile scorso, ha fissato la misura degli interessi di mora dovuti per il ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo dal 1° maggio 2014 il tasso scende dal 5,22 al 5,14% annuo, corrispondente alla media dei tassi bancari attivi, con riferimento al periodo gennaio-dicembre 2013, stimata dalla Banca d'Italia con nota del 4 marzo 2014.

Scende, seppur solo dello 0,08%, il tasso degli interessi di mora dovuti per il ritardato pagamento delle cartelle esattoriali con provvedimento direttoriale numero 51685 del 10 aprile 2014, l'Agenzia delle Entrate ha fissato la misura degli interessi di mora dovuti per il ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo, che dal 1° maggio 2014 scende dal 5,22 al 5,14% annuo. Decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, si applicano gli interessi di mora. Il provvedimento è stato emanato in attuazione di quanto disposto dall'articolo 30, d.P.R. numero 602/1973, il quale prevede che, decorsi inutilmente 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, sulle somme iscritte a ruolo, escluse le sanzioni pecuniarie tributarie e gli interessi, «si applicano, a partire dalla data della notifica della cartella e fino alla data del pagamento, gli interessi di mora al tasso determinato annualmente con decreto del Ministero delle finanze con riguardo alla media dei tassi bancari attivi». Gli interessi di mora scendono al 5,14%. Per l'anno 2013, con provvedimento del 4 marzo 2013, la misura del tasso di interesse da applicare nelle ipotesi di ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo è stata fissata, con riguardo alla media citata, al 5,22% in ragione annuale. Per la determinazione annuale relativa all'anno in corso, con decorrenza dal 1° maggio, la misura del tasso degli interessi in esame è stato fissato al 5,14% in ragione annuale, corrispondente alla media dei tassi bancari attivi, con riferimento al periodo gennaio - dicembre 2013, stimata dalla Banca d'Italia con nota del 4 marzo 2014. fonte www.fiscopiu.it

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