Le norme di contrasto al cyberbullismo sono finalmente legge. Quelle sulla tortura, quasi...

Definitivo il sì alla Camera sul testo della normativa recante «disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo», che è diventata legge con 432 voti favorevoli, un astenuto e nessun contrario. Sulla stessa strada procede anche la lotta alla tortura è di oggi, infatti, l'approvazione del testo al Senato, che fa augurare ad Orlando un'approvazione definitiva in tempi rapidi e la relativa introduzione del reato nell'ordinamento italiano.

E’ stata approvata oggi la legge recante “disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” alla Camera, dove non ha incontrato voti contrari. La lotta al cyberbullismo. Nella legge si individuano le finalità a cui tende l'intervento nel contrastare il cyberbullismo «in tutte le sue manifestazioni», attraverso una strategia comprensiva di «misure di carattere preventivo ed educativo nei confronti dei minori vittime e autori del bullismo sul web da attuare in ambito scolastico». E’ prevista per il minore di 14 anni la possibilità di rivolgere un’istanza al gestore del sito Internet o del social media «o, comunque, al titolare del trattamento per ottenere provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela oscuramento, rimozione, blocco di qualsiasi altro dato personale del minore diffuso su Internet, con conservazione dei dati originali ». Questi dovrà poi comunicare, «entro 24 ore dall'istanza, di avere assunto l'incarico e deve provvedere sulla richiesta nelle successive 48 ore». In caso contrario si può rivolgere una richiesta analoga, «mediante segnalazione o reclamo, al Garante per la protezione dei dati personali che deve provvedere, in base alla normativa vigente, entro le successive 48 ore». Tra le altre cose, la legge applicherà la disciplina sull'ammonimento del questore, «mutuata da quella dello stalking», anche al cyberbullismo. La lotta alla tortura.Al senato, invece, si è votato sull'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento, approvato con «larghissima maggioranza», come ha detto il Ministro Orlando in una nota del 17 maggio. Continua poi il Guardasigilli «il testo, frutto delle necessarie mediazioni parlamentari, ci avvicina all’obiettivo di introdurre nel nostro ordinamento una nuova figura di reato, su cui anche molti organismi internazionali sollecitano da tempo il nostro Paese. Ora l'auspicio è che la Camera approvi in tempi rapidi e in via definitiva la legge, colmando cosi un vuoto normativo molto grave».