Più tutele per i minori stranieri non accompagnati, il sì definitivo della Camera

La Camera dei Deputati, il 29 marzo 2017, ha approvato definitivamente la cd. Legge Zampa contenente il divieto assoluto di respingimento del minore straniero non accompagnato. La proposta di legge relativa alle maggiori tutele in materia di misure di protezione dei minori stranieri era stata presentata nel lontano 2013 e, ad oggi, come ha commentato il Ministro della Giustizia, può dirsi compiuto un «importante passo avanti».

Il 29 marzo 2017 è stato definitivamente approvato dalla Camera dei Deputati il provvedimento relativo alle misure di protezione dei minori stranieri che introduce il divieto assoluto di respingimento del minore non accompagnato. La proposta di legge formulata della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza era stata fatta nel 2013 e ieri ha ottenuto il voto positivo della Camera. Il minore straniero non accompagnato. La proposta di legge, all’articolo 2, dà una chiara definizione di minore straniero non accompagnato presente nel territorio dello Stato italiano sancendo che per esso si deve intendere «il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’Unione Europea che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili». Il divieto di respingimento. Il punto cruciale della legge è proprio il principio che afferma il divieto di respingimento del minore che si trovi nelle condizioni sopra descritte. In particolare, tale assunto è sancito all’articolo 3 di detta proposta di legge il quale dispone che non è possibile procedere al respingimento alla frontiera del minore non accompagnato, salvo che da ciò non ne derivi un rischio per il minore. Le dichiarazioni di Orlando. Anche il Ministro Orlando ha detto la sua, dichiarando, in una nota del 29 marzo, che questo può considerarsi «un importante passo avanti in una materia delicata come la tutela dei minori stranieri non accompagnati». «Finalmente», continua il Ministro, «avremo una disciplina organica» che permetterà all’Italia di affrontare meglio una questione di grande rilevanza.