Il 6 marzo u.s. il foro Modenese ha pianto la scomparsa dell'ex Giudice tutelare Dott. Guido Stanzani. Il rammarico e il cordoglio sono profondi.
GUIDO, Il tuo nome fin dalla nascita è stato un programma di vita, la spinta verso nuovi orizzonti. Tutti conoscevano la tua passione per le vetture, soprattutto d’epoca, coronata nel matrimonio con Paola Maserati, erede della nota casa automobilistica. Il coraggio e l’anelito verso il superamento dei confini già raggiunti ti ha sempre contraddistinto, nei rapporti personali e nel lavoro. Ricordo quando, nei nostri innumerevoli viaggi Bologna-Modena, mi raccontavi delle tue battaglie come giudice del lavoro e mi ripetevi che quando occorreva sostenere una tesi meritevole, bisognava insistere motivare, ma portare avanti ciò di cui si era convinti. In tutti i colleghi con cui hai lavorato a Modena, ma penso in chiunque ti abbia conosciuto veramente, hai instillato la passione di combattere per le giuste cause, di qualunque tipo, senza essere ottenebrato dalle ideologie. Avversavi tutti gli “ismi”, tutti i pacchetti preconfezionati di idee, facevi affidamento sulla razionalità che deve contraddistinguere l’essere umano e ti scagliavi contro i preconcetti, privilegiando sempre e comunque la realtà e, possibilmente, la libertà. La tua profonda cultura giuridica, ma anche storica e filosofica, ti ha permesso di essere un magistrato completo e consapevole in ogni ambito in cui hai operato, ma nella tutela dei soggetti deboli si è realizzata pienamente la tua natura di persona illuminata. Creammo a Modena un piccolo pool, tu, Roberto Masoni ed io come giudici, Carlo Alberto Ronco e Ida Storchi come medici-legali, Giuseppe Cresta come avvocato, e ce ne andammo in giro per l’Italia a divulgare le novità dell’amministrazione di sostegno. Così conoscesti il Prof. Paolo Cendon e l’Avv.to Rita Rossi, con i quali creasti lo splendido e raro rapporto di stima ed amicizia testimoniato nello scambio continuo e proficuo di approfondimenti giuridici, ma prima ancora culturali, sul loro sito, e da cui spesso ricevesti conforto e sostegno soprattutto durante la tua sfortunata esperienza al Tribunale dei Minori. Non dimenticherò la tua soddisfazione ed il tuo entusiasmo quando uscì la sentenza sul caso Englaro, perché finalmente trovasti il modo di attuare le tue convinzioni sull’utilizzo dell’amministrazione di sostegno, soprattutto nel campo dei trattamenti sanitari sentire il soggetto, anche se incapace, e far prevalere la sua volontà. In seguito a questo importante insegnamento elaborasti i decreti in materia di Dichiarazioni Anticipate di Trattamenti, che tanto clamore hanno suscitato non solo a Modena, ma in tutto il paese. Questa è l’immensa eredità che lasci a tutti coloro che la vorranno portare avanti. A noi rimane il dolce ricordo delle giornate trascorse nella tua casa di Guiglia, la tua amicizia, disinteressata e generosa, e la tua instancabile passione per il lavoro.