L’INPS, con il messaggio numero 5445 del 2 aprile 2013, ha previsto che saranno riesaminate anche le posizioni dei lavoratori esclusi dal beneficio il cui rapporto di lavoro si sia risolto a seguito di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo.
I soggetti interessati. Facendo seguito al messaggio numero 4678/2013, che forniva le prime istruzioni operative per la c.d. salvaguardia dei 55mila, l’Istituto ha reso noto che il riesame dovrà riguardare anche le posizioni dei lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto a seguito di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo, le cui domande di accesso al beneficio ex l. numero 214/2011 c.d. salvaguardia dei 65.000 , siano state accolte dalle competenti Direzioni territoriali del lavoro Dtl e che siano tuttavia rimasti esclusi dal beneficio. Le ragioni dell’esclusione. Queste le possibili cause che hanno comportato il diniego possesso di requisiti anagrafici e contributivi tali da comportare la decorrenza del trattamento pensionistico successivamente al 6 dicembre 2013 ed entro il 6 gennaio 2015, in base alla disciplina pensionistica vigente prima del 6 dicembre 2011 incapienza nel contingente numerico, nonostante il possesso di tutti i requisiti prescritti dalla normativa in materia. Infine, il provvedimento spiega che tale riesame dovrà essere effettuato in attesa della trasmissione da parte delle competenti Dtl dei provvedimenti di accoglimento delle domande di accesso al beneficio, da presentare entro il 21 maggio 2013.
TP_LAV_13InpsMess5445