Europa: sogno o incubo?

Il disastro che seguì la Seconda Guerra Mondiale costrinse molti a interrogarsi sulla necessità di far rivivere l’unità del vecchio continente in forma nuova.

Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schumann avviarono la creazione di una federazione europea. S’iniziò con la messa in comune delle risorse energetiche, in particolare con la Comunità del Carbone e dell’Acciaio, che condusse poi alla formazione dell’Unione europea, prima CEE e poi UE. La recente vicenda Embraco ha messo a nudo le criticità dell’unità economica senza quella politica. Dumping sociale, dumping industriale, dumping fiscale, off-shore, tax ruling ma che Europa è? Oggi la classe politica è miope, nel senso che corre sempre dietro ai problemi in volo per Bruxelles, ma non riesce mai ad anticiparli trasformando le difficoltà in altrettante opportunità. Oggi la UE – in linea con il peggio della modernità – ha sostituito il cittadino con il consumatore, mentre al potere della politica ha sostituito quello della finanza anonima, per meglio riuscirvi fa la guerra ai principi non negoziabili” richiamati e così ridefiniti da Papa Ratzinger. Di questo passo l’Europa sembra incamminata su una via che potrebbe portarla al congedo dalla storia Benedetto XVI, 24.3.2007 , con grande danno per il mondo intero, iniziando dall’Africa. Pur tuttavia ancora oggi possiamo dire che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide , è la frase che Konrad Adenauer, Robert Schumann e Alcide Degasperi amavano ripetere. Dall’attuale profonda crisi economica, ma anche culturale e politica, possiamo venirne fuori. Dobbiamo prendere atto che la società europea non è più la stessa siamo in un periodo di transizione della nostra storia ma dobbiamo, tutti insieme, fare dei passi in avanti verso una maggiore integrazione con uno spirito aperto, creativo e soprattutto lungimirante. Da Nord a Sud dobbiamo unirci per stare insieme e la mutualizzazione dei debiti sovrani è la strada maestra. La crisi economica deve favorire la solidarietà tra i Paesi componenti. Recentemente, a Göteborg novembre 2017, è stato sottoscritto il pilastro europeo dei diritti sociali in 20 principi. Il pilastro europeo dei diritti sociali mira a creare nuovi e più efficaci diritti per i cittadini e si basa su dei principi chiave. Andiamoli a leggere e mettiamoli in pratica se vogliamo evitare la frammentazione sociale e il dumping sociale in Europa. CAPO I pari opportunità e accesso al mercato del lavoro 1. Istruzione, formazione e apprendimento permanente Ogni persona ha diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro. 2. Parità di genere La parità di trattamento e di opportunità tra donne e uomini deve essere garantita e rafforzata in tutti i settori, anche per quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro, i termini e le condizioni di lavoro e l'avanzamento di carriera. Donne e uomini hanno diritto alla parità di retribuzione per lavoro di pari valore. 3. Pari opportunità A prescindere da sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, ogni persona ha diritto alla parità di trattamento e di opportunità in materia di occupazione, protezione sociale, istruzione e accesso a beni e servizi disponibili al pubblico. Sono promosse le pari opportunità dei gruppi sottorappresentati. 4. Sostegno attivo all'occupazione Ogni persona ha diritto a un'assistenza tempestiva e su misura per migliorare le prospettive di occupazione o di attività autonoma. Ciò include il diritto a ricevere un sostegno per la ricerca di un impiego, la formazione e la riqualificazione. Ogni persona ha il diritto di trasferire i diritti in materia di protezione sociale e formazione durante le transizioni professionali. I giovani hanno diritto al proseguimento dell'istruzione, al tirocinio o all'apprendistato oppure a un'offerta di lavoro qualitativamente valida entro quattro mesi dalla perdita del lavoro o dall'uscita dal sistema d'istruzione. I disoccupati hanno diritto a un sostegno personalizzato, continuo e coerente. I disoccupati di lungo periodo hanno diritto a una valutazione individuale approfondita entro 18 mesi dall'inizio della disoccupazione. Capo II condizioni di lavoro eque 5. Occupazione flessibile e sicura Indipendentemente dal tipo e dalla durata del rapporto di lavoro, i lavoratori hanno diritto a un trattamento equo e paritario per quanto riguarda le condizioni di lavoro e l'accesso alla protezione sociale e alla formazione. È promossa la transizione a forme di lavoro a tempo indeterminato. Conformemente alle legislazioni e ai contratti collettivi, è garantita ai datori di lavoro la necessaria flessibilità per adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico. Sono promosse forme innovative di lavoro che garantiscano condizioni di lavoro di qualità. L'imprenditorialità e il lavoro autonomo sono incoraggiati. È agevolata la mobilità professionale. Vanno prevenuti i rapporti di lavoro che portano a condizioni di lavoro precarie, anche vietando l'abuso dei contratti atipici. I periodi di prova sono di durata ragionevole. 6. Retribuzioni I lavoratori hanno diritto a una retribuzione equa che offra un tenore di vita dignitoso. Sono garantite retribuzioni minime adeguate, che soddisfino i bisogni del lavoratore e della sua famiglia in funzione delle condizioni economiche e sociali nazionali, salvaguardando nel contempo l'accesso al lavoro e gli incentivi alla ricerca di lavoro. La povertà lavorativa va prevenuta. Le retribuzioni sono fissate in maniera trasparente e prevedibile, conformemente alle prassi nazionali e nel rispetto dell'autonomia delle parti sociali. 7. Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento I lavoratori hanno il diritto di essere informati per iscritto all'inizio del rapporto di lavoro dei diritti e degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e delle condizioni del periodo di prova. Prima del licenziamento, i lavoratori hanno il diritto di essere informati delle motivazioni e di ricevere un ragionevole periodo di preavviso. Hanno il diritto di accedere a una risoluzione delle controversie efficace e imparziale e, in caso di licenziamento ingiustificato, il diritto di ricorso, compresa una compensazione adeguata. 8. Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori Le parti sociali sono consultate per l'elaborazione e l'attuazione delle politiche economiche, occupazionali e sociali nel rispetto delle prassi nazionali. Esse sono incoraggiate a negoziare e concludere accordi collettivi negli ambiti di loro interesse, nel rispetto delle propria autonomia e del diritto all'azione collettiva. Ove del caso, gli accordi conclusi tra le parti sociali sono attuati a livello dell'Unione e dei suoi Stati membri. I lavoratori o i loro rappresentanti hanno il diritto di essere informati e consultati in tempo utile su questioni di loro interesse, in particolare in merito al trasferimento, alla ristrutturazione e alla fusione di imprese e ai licenziamenti collettivi. È incoraggiato il sostegno per potenziare la capacità delle parti sociali di promuovere il dialogo sociale. 9. Equilibrio tra attività professionale e vita familiare I genitori e le persone con responsabilità di assistenza hanno diritto a un congedo appropriato, modalità di lavoro flessibili e accesso a servizi di assistenza. Gli uomini e le donne hanno pari accesso ai congedi speciali al fine di adempiere le loro responsabilità di assistenza e sono incoraggiati a usufruirne in modo equilibrato. 10. Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato e protezione dei dati I lavoratori hanno diritto a un elevato livello di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. I lavoratori hanno diritto a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze professionali e che consenta loro di prolungare la partecipazione al mercato del lavoro. I lavoratori hanno diritto alla protezione dei propri dati personali nell'ambito del rapporto di lavoro. Capo III protezione sociale e inclusione 11. Assistenza all'infanzia e sostegno ai minori I bambini hanno diritto all'educazione e cura della prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità. I minori hanno il diritto di essere protetti dalla povertà. I bambini provenienti da contesti svantaggiati hanno diritto a misure specifiche tese a promuovere le pari opportunità. 12. Protezione sociale Indipendentemente dal tipo e dalla durata del rapporto di lavoro, i lavoratori e, a condizioni comparabili, i lavoratori autonomi hanno diritto a un'adeguata protezione sociale. 13. Prestazioni di disoccupazione I disoccupati hanno diritto a un adeguato sostegno all'attivazione da parte dei servizi pubblici per l'impiego per ri entrare nel mercato del lavoro e ad adeguate prestazioni di disoccupazione di durata ragionevole, in linea con i loro contributi e le norme nazionali in materia di ammissibilità. Tali prestazioni non costituiscono un disincentivo a un rapido ritorno all'occupazione. 14. Reddito minimo Chiunque non disponga di risorse sufficienti ha diritto a un adeguato reddito minimo che garantisca una vita dignitosa in tutte le fasi della vita e l'accesso a beni e servizi. Per chi può lavorare, il reddito minimo dovrebbe essere combinato con incentivi alla re integrazione nel mercato del lavoro. 15. Reddito e pensioni di vecchiaia I lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi in pensione hanno diritto a una pensione commisurata ai loro contributi e che garantisca un reddito adeguato. Donne e uomini hanno pari opportunità di maturare diritti a pensione. Ogni persona in età avanzata ha diritto a risorse che garantiscano una vita dignitosa. 16. Assistenza sanitaria Ogni persona ha il diritto di accedere tempestivamente a un'assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità e a costi accessibili. 17. Inclusione delle persone con disabilità Le persone con disabilità hanno diritto a un sostegno al reddito che garantisca una vita dignitosa, a servizi che consentano loro di partecipare al mercato del lavoro e alla società e a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze. 18. Assistenza a lungo termine Ogni persona ha diritto a servizi di assistenza a lungo termine di qualità e a prezzi accessibili, in particolare ai servizi di assistenza a domicilio e ai servizi locali. 19. Alloggi e assistenza per i senzatetto a. Le persone in stato di bisogno hanno diritto di avere accesso ad alloggi sociali o all'assistenza abitativa di qualità. b. Le persone vulnerabili hanno diritto a un'assistenza e a una protezione adeguate contro lo sgombero forzato. c. Ai senzatetto sono forniti alloggi e servizi adeguati al fine di promuoverne l'inclusione sociale. 20. Accesso ai servizi essenziali Ogni persona ha il diritto di accedere a servizi essenziali di qualità, compresi l'acqua, i servizi igienico-sanitari, l'energia, i trasporti, i servizi finanziari e le comunicazioni digitali. Per le persone in stato di bisogno è disponibile un sostegno per l'accesso a tali servizi.