Le nuove linee guida per l’applicazione omogenea del carcere duro

Il Ministro della Giustizia ha firmato ieri, 2 ottobre, la circolare del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria sull’organizzazione del circuito detentivo speciale del cd. carcere duro, provvedimento nato da un’interlocuzione con la procura Antimafia, il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il Garante per i detenuti che dà omogeneità all’applicazione del 41-bis, evitandone ogni forma di arbitrio e di misure impropriamente afflittive .

L’applicazione del regime speciale di detenzione del cd. carcere duro è sarà dunque omogenea su tutto il territorio nazionale. Con la firma, da parte del Ministro Orlando, della circolare Dap n. 3676/6126 viene definito, dopo 25 anni, l’assetto definitivo di questa importante leva nel contrasto alla criminalità organizzata, inquadrandola però in modo più chiaro nella cornice dello stato di diritto. Lo Stato è tenuto a rispettare le regole anche quando è chiamato a contrastare i suoi peggiori nemici . Così il Guardasigilli commenta il provvedimento, ricordando che le restrizioni inflitte dal 41- bis non sono una pena aggiuntiva, ma uno strumento teso a isolare i boss, separandoli dal resto dell’organizzazione e riducendone così il potere criminale . Linee guida. La circolare stabilisce precise linee guida per ottenere una regolamentazione omogenea dello svolgimento delle attività nelle sezioni detentive, nell’assoluto rispetto della legge e sulla base delle potestà rimesse alla competenza dell’Amministrazione Penitenziaria . Vengono dunque previste specifiche disposizioni in tema di notifica dei provvedimenti di applicazione del regime detentivo speciale, custodia del detenuto con inserimento in sezioni dedicate, senza trascurare il profilo del mantenimento dell’ordine e della pacifica convivenza all’interno della sezione con il divieto di scambio di oggetti tra detenuti anche appartenenti allo stesso gruppo di socialità, nonché ogni forma di dialogo e comunicazione tra detenuti di diversi gruppi. Scendendo nella quotidianità della vita carceraria, viene previsto per ciascun detenuto la fornitura delle lenzuola e della federa, con un cambio settimanale. Viene inoltre assicurata la fornitura dei generi per la pulizia della stanza una volta al mese. È consentito acquistare i generi in vendita nella dispensa del sopravvitto, secondo le indicazioni del modello allegato alla circolare. Il detenuto potrà, ad esempio, acquistare massimo 12 formaggi, 2 filetti di pesce in scatola, 1 confezione di maionese ed 1 di senape, 4 di acqua e latte, 6 di succo di frutta. Altri limiti quantitativi sono elencati dal circolare per i prodotti di cartoleria massimo 2 quadernoni, 1 biglietto di auguri e 2 fogli di carta , per i prodotti di igiene massimo 7 dentifrici, 3 spazzolini e 3 saponette , i casalinghi massimo 2 batterie e una caffettiera , frutta e verdura, tabacchi e valori bollati, giornali e riviste. Fermo restando il divieto di spedire e ricevere denaro all’interno della corrispondenza ordinaria, il limite di spesa è fissato in € 500,00 mensili ed € 150,00 settimanali. Il limite non contempla la corrispondenza - per le cui spese è elevato ad € 600,00 mensili - e le spese per gli acquisti di farmaci. È consentito inviare ai propri familiari somme mensili in misura non superiore a € 350,00. E’ consentito al detenuto/internato ricevere mensilmente una somma non superiore a quella che è autorizzato a spendere .

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