Ogni centro sportivo avrà il suo defibrillatore ed ogni amatore il suo certificato medico

Il 26 aprile 2013, il Ministro della Salute Balduzzi ha firmato, di concerto con il Ministro dello Sport Gnudi, un decreto ministeriale recante la «disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita».

L’origine normativa. Il decreto del 26 aprile 2013 è stato emanato in attuazione dell’art 7, comma 11, d.l. numero 158/2012, che aveva dato tale compito al Ministero della Salute «al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un'attività sportiva non agonistica o amatoriale». Con un comunicato stampa, il Ministero della Salute ha sintetizzato il contenuto del decreto. Defibrillatori. Le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche, tranne quelle che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio, dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici, le prime entro ottobre 2013, le seconde entro ottobre 2015. Gli oneri sono a carico delle società, con possibilità di associarsi tra loro. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Certificati medici. I soggetti che praticano attività amatoriale, cioè non occasionale e non regolamentata da organismi sportivi, devono sottoporsi a controlli medici periodici. Il certificato andrà esibito all’atto di iscrizione o di avvio delle attività all’incaricato della struttura o del luogo dove si svolge l’attività. Giovani amatori. Per gli sportivi con età inferiore ai 55 anni per gli uomini e 65 anni per le donne, è sufficiente un certificato da parte di un medico abilitato, che avrà valenza biennale. Amatori più problematici. Dovranno essere visitati annualmente da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport, con elettrocardiogramma a riposo e eventualmente altri esami necessari, coloro che presentano insieme due caratteristiche tra età superiore ai 55 o 65 anni, uomo o donna ipertensione arteriosa elevata pressione arteriosa differenziale nell’anziano l’essere fumatori ipercolesteloremia ipertrigliceridemia glicemia alterata a digiuno o ridotta tolleranza ai carboidrati o diabete di tipo II compensato obesità addominale familiarità per patologie cardiovascolari. Lo stesso tipo di certificazione è necessaria per gli alunni di scuole che partecipano a manifestazioni sportive, con accertamenti supplementari per attività ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci. Amatori esclusi dai controlli. Non sono tenuti all’obbligo della certificazione le persone che svolgono attività amatoriale occasionale o saltuario, chi la svolge in forma autonoma e al di fuori di contesti organizzati, i praticanti di alcune attività con ridotto impegno cardiovascolare, come le bocce escluse le bocce in volo , biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, ginnastica per anziani, “gruppi cammino”, e chi pratica attività ricreative come ballo o giochi da tavolo. Campagna educativa per lo sport in sicurezza. Il decreto prevede infine una attenzione educativa sul tema sicurezza nello sport i Ministeri della Salute e dello Sport e il Coni promuoveranno annualmente una campagna di comunicazione sullo sport in sicurezza, alla quale potranno collaborare anche le società scientifiche di settore.