Così si è espresso il Presidente del CNF – Guido Alpa – intervenuto al convegno sul secondo rapporto sulla giustizia civile in Italia, dal titolo «Avvocatura e Magistratura unite per il funzionamento, hic et nunc, del processo civile», tenutosi nei giorni 1 e 2 marzo 2013 nell’Aula Magna della Corte di Cassazione. Tanti gli interventi, tra cui anche quello del Presidente della Corte di Cassazione – Ernesto Lupo - secondo cui il filtro in appello «determina un aggravio di lavoro per le Corti d’Appello, con il rischio di un affossamento totale della Cassazione».
Il Convegno. Il convegno è stato organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere Civili e dal Centro Studi dell’Avvocatura Civile Italiana, con la collaborazione di CNF, ANM e Associazione Italiana fra gli studiosi del processo civile. La due giorni di lavoro è stata suddivisa in quattro sessioni. Bilancio sulle riforme il Presidente di Cassazione sul filtro d’appello Con un bilancio sulle riforme che si sono succedute nell’ultimo ventennio, dal 1990 ad oggi, si è cercato di capire se sono state apportate delle migliorie al sistema. A tal proposito si è espresso Renzo Menoni, Presidente dell’Unione delle Camere Civili, secondo cui «con gli interventi messi in atto non si è fatto che peggiorare le cose». E’ intervenuto anche il Presidente della Corte di Cassazione – Ernesto Lupo – che si è mostrato perplesso in tema di filtro d’appello, ritenendo che esso determini «un aggravio di lavoro per le Corti d’Appello, con il rischio di un affossamento totale della Cassazione». Esprime tale giudizio conscio, però, che per verificare l’efficienza di una modifica legislativa è necessario pazientare in attesa di un suo assorbimento completo da parte degli operatori. e sulla mediazione. Il Presidente Lupo si è espresso anche sulla mediazione, tema specifico della terza sessione di lavori, sui mezzi alternativi per risoluzione delle controversie. Il Presidente individua la necessità di ricercare discipline alternative, visto che, qualsiasi giudizio si voglia avere in proposito, nel periodo di vigenza della mediazione obbligatoria, bocciata poi dalla Corte Costituzionale, è da sottolineare che «le sopravvenienze in primo grado sono diminuite del 3,7%». Sul tema ha detto la sua anche il CNF, tramite Fabio Florio, coordinatore della Commissione sulla mediazione, secondo cui la scelta della mediazione deve essere garantita, non imposta «in questo l’avvocato gioca un ruolo fondamentale». Alpa l’Avvocatura mira a raggiungere un processo civile equo ed affidabile. Con la seconda sessione di lavori ci si è chiesti se il processo civile possa funzionare senza ulteriori riforma legislative. A tal proposito, il Presidente del CNF, che ha partecipato alla quarta e ultima sessione di lavori, su riflessioni e proposte, ha affermato, con un comunicato stampa del 2 marzo 2013, che «occorre una seria revisione delle regole e delle soluzioni legislative di intervento alle modifiche del codice di procedura civile fino ad ora adottate». L’obiettivo delle riforme deve essere il raggiungimento di una giustizia equa ed affidabile. Il Presidente Alpa ricorda che la riforma forense «impegna l’Avvocatura a cooperare per realizzare un miglior servizio per i cittadini con l’istituzione dello sportello informativo, l’istituzione delle camere arbitrali presso gli Ordini e la creazione di un Osservatorio sulla giurisdizione per formulare proposte al Governo e al Parlamento».