Il Senato ha approvato, con 235 sì, 11 no e 24 astenuti, il ddl di riforma dell' art.81 della Costituzione. Con questa quarta e ultima lettura - prevista per le riforme costituzionali - il ddl è legge e, visto che più dei 2/3 dei componenti è a favore, non sarà necessario il referendum confermativo.
Nella serata di martedì 17 aprile 2012, il Senato ha dato il via libera al ddl che prevede l’obbligo costituzionale, per tutte le pubbliche amministrazioni, del pareggio dei conti. La modifica riguarda gli articolo 81, 97, 117 e 119 della Carta fondamentale. Il pareggio di bilancio è entrato nella Costituzione.La legge di bilancio dovrà essere approvata entro il 28 febbraio 2013. Inoltre, con la legge di attuazione verrà istituito, presso le Camere e nel «rispetto della relativa autonomia costituzionale», «un organismo indipendente al quale attribuire compiti di analisi e verifica degli andamenti di finanza pubblica e di valutazione dell’osservanza delle regole di bilancio». Questo organismo, in pratica, sarà simile all’agenzia federale statunitense, il Congressional Budget Office Cbo . La partenza è prevista fra 2 anni. Le nuove regole si applicheranno a partire dall’esercizio finanziario 2014. La riforma, oltre ad aver incassato il sì di Pdl, Pd e Terzo Polo, nonché i voti contrari di Lega e Idv, ha ottenuto il voto favorevole del premier Monti «è un voto importante, bisognava esserci e io c’ero».
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